«Voglio il Mart più legato al territorio»

L’assessore provinciale Panizza «appoggia» il presidente Fontanari: possiamo ragionare sui programmi del 2013


di Nicola Filippi


ROVERETO. Il Mart, il Museo di arte moderna e contemporanea di corso Bettini, si è costruito dal 2002 ad oggi una fama e un nome internazionale. Ora può concentrarsi sul territorio, sugli artisti emergenti, attirando visitatori e appassionati con una politica culturale di alta qualità (sale l’attesa per l’inaugurazione de “La magnifica ossessione” del 26 ottobre). Inoltre stanno crescendo i rapporti con il mondo dell’economia. All’interno del consiglio d’amministrazione è stato nominato un rappresentante delle categorie economiche locali, Stefano Andreis. Ma il Mart non si deve sostituire agli enti deputati alla promozione del territorio. Lo spiega l’assessore provinciale alla cultura, Franco Panizza, che interviene sul Trentino nel dibattito nato dall’appello di Marco Fontanari, presidente dell’Unione commercio e turismo di Rovereto, che chiede «mostre più popolari per attirare più visitatori», ma soprattutto «una programmazione degli eventi assieme ai commercianti roveretani». La stessa direttrice, Cristiana Collu, impegnata fuori sede, preferisce invece non entrare nella discussione. L’assessore alla contemporaneità Luisa Filippi, prima annuncia il suo intervento, ma a fine della giornata non è più raggiungibile al cellulare.

Assessore Panizza, in tempi di spending review per la Provincia, il Mart è ancora una risorsa del territorio?

Anche per i musei, questo periodo di crisi si fa sentire, ma sono convinto con il Mart, grazie alle sue collezioni e a tutti i suoi contatti, è in grado di allestire mostre di richiamo, con costi minimi e opere nella sua disponibilità.

Il presidente dell’Uct locale Fontanari chiede mostre più popolari, senza scadere di qualità. Cosa risponde?

Come Provincia accogliamo volentieri l’appello del presidente Fontanari. Conclusa l’era della direttrice Gabriella Belli, stiamo già ragionando sul programma 2013, assieme alla nuova direttrice, Cristiana Collu.

Ci sarà la possibilità di raccogliere le indicazioni dei commercianti roveretani?

Con la direttrice Collu, particolarmente sensibile alle istanze del territorio, si sta ragionando sul nuovo programma. Non è ancora definito ma credo che ci sia spazio per ragionare tenendo conto delle richieste degli operatori economici, dai quali pretendo un contributo costruttivo.

In altre parole?

Gli operatori economici non possono pretendere che un museo faccia come un negozio, ma pretendere invece che un museo produca ricadute economiche sul territorio. Nella giusta maniera e in quella più congeniale.

Il futuro del Mart e la Galleria Civica di Trento.

Il Mart si occupa già di artisti giovani. La Galleria Civica di Trento rappresenta l’allargamento del Mart ad una esperienza molto coinvolgente sui giovani artisti trentini. Rafforzerà l’immagine del Mart che valorizza gli artisti locali trentini e gli artisti emergenti che possono farsi conoscere su un livello più ampio. Un disegno che lega il Mart ancora di più al territorio.

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