Vandalismi in chiesa, rose in vendita per pagare i danni

Tavon e Coredo, da tempo gli edifici sacri sono nel mirino Domenica l’iniziativa in occasione della festa della mamma


di Giacomo Eccher


COREDO. Domenica 6 maggio, festa della mamma, dopo le messe cantate a Coredo e a Tavon, vendita delle “rose della mamma”, e il ricavato va alla Parrocchia per rifondere le spese di riparazione dei danni subiti, nel tempo ma è uno stillicidio che continua, ai simboli sacri e ai beni della chiesa locale.

«L'idea è del Gruppo Missionario di Coredo e Tavon che ogni anno, in occasione della festa della mamma, organizza la vendita delle rose per raccogliere fondi da destinare ad iniziative di solidarietà. Quest'anno hanno pensato di destinare il ricavato a uno scopo diverso e l'obiettivo è doppio: risarcire fin dove è possibile i danni causati alla Parrocchia, e dare un segnale forte di reazione della comunità di Coredo e Tavon contro uno stillicidio di vandalismi, spesso di poco valore ma comunque emblematici, che si stanno da tempo verificando nei due paesi nell'indifferenza più generale», sottolinea il parroco don Franco Torresani.

Finora a nulla sono valse le segnalazioni ai carabinieri che per agire devono avere in mano denunce con nomi e cognomi, ma nessuno lo fa perché nessuno vede e sente. E nemmeno le famiglie fanno qualcosa. Anzi, tutte negano con forza il coinvolgimento dei loro ragazzi. «Così la cosa va avanti, i vandalismi continuano, e anche il sindaco ha le mani legate», conclude il parroco.

A ricordare il problema ai fedeli che frequentano la chiesa ci pensa un pannello apposto all'ingresso con una serie di fotografie che testimoniano i vari atti vandalici di cui è vittima la Parrocchia. Alcuni particolarmente odiosi e ripetuti nel tempo come le mutilazioni della statua della Madonnina del Doss, il simulacro della Vergine in un cappellina lungo il sentiero che costeggiando il dosso su cui sorge il castello dei conti Coreth, raggiunge dal lato opposto il cimitero. Nel pannello apposto in chiesa intitolato “Gruppo Vandali locali: attività 2011 – 2012” sono riassunte le testimonianze di alcune “imprese” rimaste impunite (in pratica tutte) che oltre alla citata Madonnina, hanno danneggiato ripetutamente le vetrate sul retro della Chiesa e perso di mira anche le finestre del garage del parroco. Danneggiamenti ci sarebbero stati anche al campo sportivo e in altre parti dl territorio comunale, ma senza mai scoprire i colpevoli.

«Ho cercato di parlarne ai genitori, tutti negano che dietro ci sino i loro figli, e l'andazzo è sempre di minimizzare» conclude il parroco.

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