TRAGEDIA IN MONTAGNA

Valanghe: un morto in Trentino e uno in Alto Adige

La tragedia in Paganella: giovane turista travolto mentre cercava uno snowboard con le ciaspole. Paracadutista degli alpini muore in Pusteria. Il pericolo slavine resta alto



VIDEO Elicottero provoca una valanga artificiale
LE FOTO DEI SOCCORSI

TRENTO. Un escursionista è morto in Trentino e un altro in Alto Adige, in seguito a due distinte slavine, che li hanno travolti.

La vittima della valanga in Trentino, Paolo Vincenzetti, 29 anni, poliziotto della provincia di Macerata, stava camminando fuori pista con le "ciaspole" (le racchette da neve) a circa 2.000 m di quota con altre due persone sulla Paganella, nella zona Dosso Larici, tra due piste battute.

Sono stati proprio altri sciatori, che erano sulle piste, a vedere i tre travolti dalla neve e a chiamare i soccorsi. Erano passate da poco le 11.30 e si sono precipitati sul posto un rianimatore, cani da valanga e il Soccorso alpino di Fai della Paganella.

In dieci minuti si sono messi a scavare e due dei dispersi sono stati estratti illesi, mentre il terzo era ormai privo di vita.

I tre travolti dalla valanga tutti intorno ai 30 anni, secondo quanto rende noto il Soccorso alpino, erano alla ricerca di uno snowboard che avevano perso sulle piste vicine.

Si erano quindi avventurati non con gli sci, ma in due a piedi e il terzo con le ciaspole, quello deceduto. Erano scesi così in un piccolo avvallamento, a 1.700 m di quota, tra la neve fresca e ventosa. La vittima camminava davanti ai due amici quando la massa di neve si è staccata e li ha travolti. Uno di loro è stato colpito di striscio, mentre l'altro si è salvato grazie a una bolla d'aria

A vederli travolti dalla valanga sono stati due sciatori dalla seggiovia e difficilmente sarebbero potuti essere individuati in altro modo, secondo quanto riportato dal Soccorso alpino, perché si tratta di un avvallamento chiuso, dove inoltre i telefoni cellulari non hanno campo.

Oltre al Soccorso alpino, si sono precipitati a scavare i soccorsi dell'impianto di risalita e delle piste, un'unità cinofila, mentre è accorso un elicottero di Trentino emergenza.

Per uno dei tre la rianimazione, durata quasi un'ora è stata inutile e si presume sia deceduto per soffocamento. Aveva anche una ferita al volto, probabilmente colpito dal bastoncino che il giovane usava per avanzare nella neve.

 Per gli altri due, non in pericolo di vita, sono comunque in corso a fine mattinata accertamenti.  I tre stavano trascorrendo la settimana bianca in Paganella. La vittima era un agente della polizia ferroviaria in servizio a Lecco. Insieme a lui c'erano due operai di 24 e 28 anni, anche loro di Macerata.

Una seconda slavina è caduta nel pomeriggio in Trentino sulla stessa montagna dove in mattinata erano stati travolti i tre escursionisti. Il secondo episodio è stato però di piccola entità e non ha coinvolto persone.
 
 La valanga che ha travolto i tre marchigiani aveva un fronte di circa 30 metri e una profondità di circa 100 metri, secondo le informazioni fornite dai carabinieri della vicina stazione di Cles, che sta lavorando per ricostruire l'accaduto.

L'altra valanga, in Alto Adige, ha travolto due sciatori vicino al rifugio Gallo Cedrone, a quota 2.700 metri sui monti di Sesto Pusteria. Uno di loro è riuscito a trarsi in salvo, mentre il secondo è stato estratto ancora vivo dalla massa di neve successivamente dagli uomini del soccorso alpino, ma non è sopravvissuto.

 Si tratta di un caporalmaggiore dei paracadutisti, Matteo Stefani, 28 anni, di Tolmezzo, in servizio al battaglione alpini di Bolzano.













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