Vaccinazioni, 6 mila bimbi non in regola  

Chiamate dall’Azienda sanitaria, 970 famiglie non hanno risposto. Fascia 0-6 anni, altri 2 mila ad oggi non si sono prenotati



TRENTO. Sei mila bambini e ragazzi trentini, tra i 0 e i 16 anni, ancora non sono in regola con le vaccinazioni previste dalla legge Lorenzin. Un migliaio di famiglie dei bambini più piccoli, tra 0 e 6 anni, non hanno nemmeno risposto alla chiamata dell’Azienda sanitaria dopo essersi prenotati. Sono i dati diffusi ieri dall’Azienda, che ha fatto il punto su come sta procedendo la campagna nei centri vaccinali.

Le chiamate sono cominciate dalla fascia 0-6, quella dei bambini che secondo la legge sull’obbligo vaccinale (10 le vaccinazioni obbligatorie), se non vaccinati non potranno più frequentare asili nido e scuole dell’infanzia. Per la fascia 6-16 anni non è prevista l’esclusione da scuola, ma una sanzione economica per le famiglie.

Erano oltre 4 mila, lo scorso agosto, sui 27.600 bambini nella fascia 0-6 anni, i bambini «non conformi». Al 31 dicembre 2017 sono solo 230 (il 19,1%) quelli che si sono vaccinati, sui 1202 chiamati dall’Azienda sanitaria.

Sono stati 1950 - quindi meno della metà - i genitori che hanno contattato l’Azienda per prenotare la vaccinazione, così come previsto dal protocollo della Provincia per poter continuare a frequentare le scuole. Di questi, 1202 sono già stati chiamati e l’Azienda prevede di completare questo gruppo entro il 15 febbraio.

A seguire è stata la volta dei ragazzini tra i 6 e i 16 anni: in questo caso non è prevista l’esclusione da scuola, ma una sanzione amministrativa per le famiglie che va da 100 a 500 euro.

Ad agosto in questa classe di età risultavano non conformi circa 9.500 ragazzi: al 31 dicembre 2017 hanno contattato l’Azienda sanitaria i genitori di oltre 6 mila di questi bambini. In questa prima fase, che si è conclusa il 31 dicembre - informa l’Azienda - ci si è concentrati sugli adolescenti nati nel 2001. Sono stati invitati a vaccinarsi 697 sedicenni e di questi hanno aderito 451, ovvero un tasso del 64,7%, quasi due su tre.

Inoltre 100 ragazzi tra i 6 e i 15 anni si sono sottoposti spontaneamente alla vaccinazione. I restanti ragazzi in questa fascia di età, per un totale di oltre 5 mila già prenotati, saranno invitati alla vaccinazione entro il mese di marzo.

Cosa accadrà ora? «I genitori dei bambini convocati per la somministrazione delle vaccinazioni mancanti che non hanno accettato di far vaccinare i propri figli o che non si sono presentati all’appuntamento, riceveranno una raccomandata con l’invito ad un colloquio informativo a partire dalla seconda metà di febbraio», spiega il direttore del dipartimento di prevenzione dell'Apss Marino Migazzi.

Si tratta verosimilmente dello zoccolo duro dei genitori che non hanno intenzione di vaccinare i propri figli: finora hanno preso tempo ma ora dovranno farlo, pena l’esclusione dalla scuola.

Terminate le chiamate di chi si è prenotato - spiega Migazzi - l’Azienda comincerà ad invitare anche le famiglie che non hanno preso contatto per le vaccinazioni, verosimilmente molti genitori che non stanno mandando i figli al nido o alla materna. Anche per queste famiglie, per le quali evidentemente non scatta l’esclusione da scuola, scatterà la sanzione amministrativa .

(ch.be.)













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