Una folla per il nuovo ponte sul Sarca

L’operazione ieri alle 8 e 30: operai e tecnici hanno impiegato per collocare la struttura metallica sulle due sponde


di Gianluca Marcolini


ARCO. L'operazione è durata una decina di minuti, giusto il tempo che è servito alla gigantesca gru veneta per alzare da terra il ponte, sollevarlo sopra le due sponde del fiume e quindi appoggiarlo sui piedistalli in cemento armato, dove è stata ancorato ed imbullonato. Da ieri mattina il Sarca è solcato da un'altra passerella ciclopedonale, la terza sul territorio arcense ma non l'ultima, come ha commentato il sindaco Paolo Mattei a manovra felicemente conclusa. Nonostante l'inizio anticipato rispetto ai programmi iniziali (l'operazione si sarebbe dovuta svolgere nella tarda mattinata invece è cominciata alle 8.30) c'era un bel gruppetto di arcensi a seguire l'installazione della grande struttura, lunga 42 metri (la più estesa fra quelle presenti nel Basso Sarca) e pesante 33 tonnellate. Visibilmente soddisfatti il progettista e il direttore lavori, i due ingegneri Andrea Bernardis e Silvano Tavernini, i tecnici e gli operai della Camu, quelli della Edilbertoldi ma anche Nicola Santoni e i suoi uomini, che si sono presi cura di ogni movimento della passerella, e naturalmente i fautori dell'iniziativa, la proprietà della casa di cura Regina che ha realizzato l'opera in base all'accordo siglato con l'amministrazione comunale. Il più contento, però, era indubbiamente il sindaco Mattei. “La passerella è l’esito di una convenzione pubblica-privata tra il Comune e la casa di cura – ha spiegato – fortemente voluta dall’amministrazione per realizzare un tassello di importanza strategica per la viabilità ciclopedonale del territorio comunale. E' un negoziato che ha portato ad un percorso progettuale di mutuo interesse. Ma questo è soprattutto il primo passo di un percorso che porterà alla creazione di un nuovo sistema di mobilità e che presenteremo nel dettaglio il 26 marzo quando inaugureremo ufficialmente la passerella e la nuova ciclabile”. La giunta arcense ha in programma di installare un altro ponte ciclopedonale all'altezza dell'Aquafil, nella zona industriale di Linfano. “Dobbiamo ancora trovare i soldi – ha ammesso il primo cittadino – ma quando ci sono le idee tutto diventa fattibile”. La soluzione progettuale adottata da Andrea Bernardis riprende lo stile della vecchia linea ferroviaria che solcava il Sarca poco più a nord, lungo il fiume. Un disegno molto semplice obbligato anche dalla necessità di tenere il ponte il più basso possibile (ovvero subito sopra il limite inondazione) evitando, così, di dover realizzare rampe di accesso troppo impattanti dal punto di vista paesaggistico. Appena terminati i discorsi di rito, i brindisi e le foto la passerella è stata collaudata e quindi chiusa. Verrà definitivamente aperta all'utilizzo pubblico il prossimo 26 marzo, per il secondo varo e il taglio del nastro.

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