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Trova 1550 euro fra i fiori e «indaga» per restituirli

Ariano Orler, benzinaio di Transacqua, ha cercato il proprietario del «tesoro» poi rintracciato grazie ai carabinieri. La storia è finita con una pacca sulle spalle



TRENTO. Trovare 1.550 euro nella fioriera un sabato mattina e mettersi alla ricerca di chi quei soldi li aveva persi. Senza pensare nemmeno per un attimo a tenere un solo euro di quel denaro. È una bella storia quella che arriva dal Primiero, una storia finita con una pacca sulle spalle e la restituzione dei soldi. A raccontarla è la famiglia Orler, protagonista di questa caccia non al tesoro, ma al proprietario del tesoro. Un ruolo di primo piano l’ha ricoperto, Ariano Orler che da anni gestisce il distributore di carburante Esso in viale Piave, a Transacqua. Sabato mattina, quando si appresta ad aprire il punto vendita, si rende conto che nella fioriera che abbellisce la struttura, c’è un sacchetto. Un sacchetto di carta, di quelli che si usano nelle panetterie per metterci il pane. Inizialmente ha pensato di trattasse di un rifiuto buttato a caso. Ma quando ha aperto il sacchetto, si è accorto che dentro c’era una busta. E dentro la busta, tante banconote per un totale di 1.550 euro. La domanda è stata immediata: cosa si fa? E altrettanto immediata la risposta: si cerca il proprietario di tanto denaro. Una ricerca non facile perché l’unico elemento che poteva essere utilizzato nella «caccia» era uno scontrino che testimoniava un prelievo al bancomat. E quindi il primo passo è stato quello di rivolgersi alla Rurale. Respinti. Nel senso che il prelievo non era stato fatto a quello sportello, ma a quello di Unicredit. Che «interrogata» ha risposto di non poter fornire - per ovvi motivi di privacy - alcuna informazione sull’identità del proprietario del conto. Intanto la busta con i soldi veniva gelosamente custodita anche nella speranza che qualcuno - accorgendosi dell’ammanco - si facesse vivo. Alla fine, la decisione della famiglia Orler di rivolgersi ai carabinieri. La strada forse più facile per risolvere il mistero. E i militari, infatti, in pochissimo tempo hanno trovato il nome di chi aveva «abbandonato» il denaro. Una persona del luogo che ha poi spiegato di aver avuto un malore e di aver letteralmente perso quel denaro, perdendo anche le informazioni necessarie per recuperare la busta preziosa.

Alla momento della consegna del denaro quasi non credeva ai suoi occhi. La sua fortuna è stata quella di aver lasciato il piccolo tesoro nella fioriera di una famiglia che non ha pensato neppure per un secondo di mettersi in tasca quei soldi. E che si è anche accontentata di una pacca sulle spalle e di un grazie. Una storia, questa, che fa tornare la fiducia nelle persone. (m.d.)

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