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Trento, nidi comunali promossi a pieni voti

La rilevazione conferma l'alta qualità del servizio: 9 il voto medio, al 96 per cento la soddisfazione complessiva. Tra gli aspetti maggiormente soddisfacenti quelli legati al benessere a alla cura dei bambini e quelli riguardanti il personale



TRENTO. Nidi d’infanzia promossi ancora una volta a pieni voti. Come illustrato dall’assessora Elisabetta Bozzarelli, supportata dal sindaco Franco Ianeselli, l’indagine annuale sulla soddisfazione delle famiglie conferma la credibilità e l’affidabilità del servizio erogato nel Comune di Trento.

La rilevazione di quest’anno, giunta alla 15a edizione, ha utilizzato un nuovo questionario frutto di un lavoro di revisione finalizzato a migliorare la qualità dei dati raccolti e l’efficacia delle eventuali azioni di miglioramento derivanti dai risultati ottenuti.

Come ogni anno, nel mese di maggio, a ogni famiglia che ha fornito il proprio indirizzo in sede di domanda di ammissione al nido è stata inviata una email con link e istruzioni di compilazione per partecipare all’indagine attraverso un programma open-source (gratuito).

La popolazione di riferimento pari a 1.000 nuclei

familiari era composta da 953 famiglie di bambini ancora frequentanti e 51 famiglie con bambini che avevano concluso il percorso al nido in corso d’anno (principalmente per passaggio a gennaio alla scuola dell'infanzia).

Le valutazioni emerse sono il frutto della disponibilità di 733 genitori che hanno risposto al questionario. Il tasso di risposta raggiunto è stato dunque pari al 73,3% e, se si considerano solo i frequentanti, è stato pari al 75% in quanto è tra i dimessi in corso d’anno che si registra il minor tasso di risposta.

I genitori hanno espresso la propria soddisfazione su vari aspetti del servizio che confermano i risultati degli anni precedenti: la soddisfazione media sul servizio offerto (in una scala da 1 a 10) pari a 9,0 è in linea con gli anni precedenti (8,9 sia nel 2019 che nel 2018) a conferma che la qualità del servizio è rimasta ad alti livelli e costante nel tempo.

Oltre ad attribuire un voto complessivo, le famiglie avevano a disposizione 24 aspetti rappresentativi della qualità del servizio da valutare in termini di soddisfazione percepita. Anche la soddisfazione complessiva, misurata con la percentuale delle risposte positive (“molto soddisfatto” e “abbastanza soddisfatto”) sul totale delle risposte per tutti gli aspetti oggetto d'indagine, si attesta sul 96 per cento superando di gran lunga il valore dell'indicatore standard presente nella Carta della Qualità del servizio pari al 85 per cento.

Osservando i singoli aspetti, sotto la soglia di soddisfazione dell’85 per cento sono risultati il tempo di attesa per l’inizio della frequenza al nido e l’orario di apertura dei nidi a tempo pieno, solitamente più

soddisfacenti, che hanno visto un calo del risultato presumibilmente a causa delle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria.

Nell’anno oggetto d’indagine infatti, l’orario massimo di frequenza nei nidi a tempo pieno è stato di otto ore e mezza giornaliere anziché dieci, così come erano state ridotte le capienze dei nidi.

Considerando le risposte in termini di soddisfazione media (da “per niente soddisfatto”, a cui è stato attribuito il valore 1, a “molto soddisfatto” che corrisponde al valore 4) gli aspetti che risultano tra i più apprezzati sono sviluppo e crescita del bambino favoriti dall’esperienza al nido (3,86), la relazione tra educatrici e bambino (3,86) e la fiducia nei confronti del personale del nido (3,83). I meno soddisfacenti invece, il tempo di attesa per l’inizio della frequenza al nido (3,09) e le informazioni presenti nel sito internet (3,18).

Interessanti anche i risultati riguardanti le domande aperte presenti: per 18 aspetti del questionario, a chi ha espresso le valutazioni “per niente soddisfatto” e “poco soddisfatto”, è stato offerto un campo aperto per indicarne il motivo. Nel 78% dei casi sono state indicate una o più motivazioni, per un totale di 360 voci, che rappresentano a tutti gli effetti suggerimenti per migliorare la qualità di quegli aspetti del servizio. Le categorie che hanno registrato più motivazioni sono state quelle della Relazione nido-famiglia (soprattutto per quanto riguarda la possibilità di incontri) e quella Organizzazione e costi, principalmente per l’orario ridotto del nido a tempo pieno.

Nell’ultima parte del questionario è stato chiesto di esprimere liberamente osservazioni e suggerimenti volti a

migliorare il servizio: su 733 famiglie che hanno compilato il questionario 101, pari al 13,8%, hanno utilizzato questo spazio indicando, in qualche caso, anche più commenti riguardanti aree tematiche diverse.

I temi segnalati maggiormente, ma molto pochi in termini numerici, riguardano principalmente gli orari e i periodi di chiusura del servizio, le proposte educative offerte, le informazioni e la documentazione sulla giornata trascorsa al nido o sulla vita al nido, l’organizzazione del personale e aspetti amministrativi.

Quanto emerso in termini di suggerimenti o criticità sarà spunto per migliorare il servizio offerto e la sintesi dei risultati specifici dei singoli nidi verranno consegnati nei prossimi giorni alle coordinatrici per essere oggetto di un’attenta analisi nell’ottica, ove possibile, di un continuo miglioramento in vista del prossimo anno educativo. C.L.













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