IN TRIBUNALE

Trento, l'ex governatore Rossi a processo per la morte dell'orsa Kj2

La morte del plantigrado tre anni fa durante la cattura

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TRENTO. È iniziato con un rinvio oggi in Tribunale a Trento il procedimento penale nei confronti dell'ex presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, per la morte dell'orsa Kj2 avvenuta nell'agosto 2017 durante le operazioni di cattura da parte dei forestali, in esecuzione di un'ordinanza provinciale. Davanti a palazzo di Giustizia alcuni animalisti hanno inscenato una manifestazione. Nel procedimento a carico di Rossi si erano costituite parte civile 12 associazioni ambientaliste e animaliste.

Ugo Rossi a processo per la morte dell'orsa Kj2: la protesta animalista

Cartelli esibiti in tribunale e davanti al recinto del Casteller da parte di alcuni attivisti. L'udienza è stata subito rinviata (foto di Daniele Panato)

Oltre all'ex presidente Rossi, il procedimento è a carico anche del dirigente del Servizio fauna, Maurizio Zanin. L'udienza, presieduta dal giudice Marco Tamburrino, e alla quale ha presenziato anche Rossi - assistito dal suo avvocato Nicola Stolfi - è stata subito rinviata: la richiesta di costituzione di parte civile di alcune delle 12 associazioni animaliste e ambientaliste (Lav, Wwf, Lega nazionale difesa del cane, Associazione animalisti italiani, Oipa, Leac, Leal, Legambiente, Gaia, Limav, Salviamo gli orsi della luna, Enpa) è infatti pervenuta alla difesa e al pubblico ministero Marco Gallina solo all'ultimo momento, e dunque si è ritenuto di rinviare la discussione sulla loro ammissione ad una prossima udienza, fissata per il 12 ottobre.

A quanto si è appreso, una delle associazioni avrebbe inoltre richiesto il sequestro di documenti sulla vicenda di M49. «Sono qui tranquillo, con lo spirito di uno che ha fatto il suo dovere e ha agito correttamente», ha affermato l'ex presidente Rossi a margine dell'udienza. «La decisione su Kj2, pur presa a malincuore, era all'interno del perimetro del Pacobace. È stato un atto a tutela della specie».

Di diverso avviso, ovviamente, gli esponenti delle associazioni animaliste: «Ci aspettiamo una condanna per i due imputati: uccidendo immotivatamente Kj2 hanno commesso un reato», ha detto Francesco Mongioì della Lac.

«Gli orsi non hanno mai attaccato nessuno, qui c'è un problema di gestione. Mancano regolamenti e un'informazione adeguata», ha aggiunto Gian Marco Prampolini della Leac. Natasha Pecorari, di Salviamo gli orsi della Luna, ha avanzato una richiesta: «La gestione degli orsi deve passare allo Stato. Da quando c'è di mezzo la politica provinciale si è assistito ad atti di eliminazione degli orsi».













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