solidarietà

Trento, aiuti alimentari a 1221 famiglie. E ora arriva il buono per il mercato contadino

Il 30% ha chiesto aiuto per la prima volta durante la pandemia. La nuova iniziativa del Comune e Trentino solidale: valorizzazione della filiera locale e sostegno alle persone in difficoltà



TRENTO. “La solidarietà va al mercato” è il nome dato all'iniziativa del Comune di Trento: un aiuto alimentare a chi ne ha bisogno che si pone anche l’obiettivo di valorizzare la produzione agricola locale. 

Consiste nella consegna di buoni del valore di 5 euro da spendere al Mercato Contadino e al Mercato dell'economia solidale per l'acquisto di prodotti freschi alle famiglie che già accedono al cibo di recupero raccolto da Trentino solidale.

Per far fronte a situazioni di precarietà causate dalla pandemia il Comune, in collaborazione con il Tavolo per la solidarietà responsabile e Trentino solidale, aveva infatti avviato una raccolta fondi per l’acquisto di generi alimentari a favore di persone in difficoltà economica.

Parte dei fondi raccolti andranno a sostenere la nuova iniziativa. 

Con questa iniziativa  per l'acquisto di prodotti freschi di filiera corta. 

I produttori che hanno aderito all'iniziativa si impegnano ad applicare un contributo di solidarietà scontando, in occasione della fatturazione al gestore del fondo, il 5% del valore dei buoni. 

La misura è rivolta in particolare alle famiglie bisognose che già accedono a forme di aiuto alimentare che vengono individuate con il criterio della rotazione.

La distribuzione dei buoni avverrà mensilmente (4 buoni ogni mese) e con i buoni alle famiglie saranno consegnate dei suggerimenti in pillole per un’alimentazione più sana e sostenibile e per l’utilizzo dei prodotti acquistati. Il materiale sarà realizzato in più lingue per favorire la comprensione anche da parte delle famiglie straniere.

Sperimentalmente l’iniziativa interesserà un campione di famiglie e potrà essere prorogata sulla base degli esiti della sperimentazione e di nuove risorse. La partenza del progetto sarà infatti anche l’occasione per rilanciare la raccolta fondi.

“Durante il lockdown del 2020 – ricorda il Comune in una nota – ci si è trovati nella necessità di strutturare una forma di risposta organizzata, veloce e sostenibile rispetto ai bisogni primari (spesa, farmaci), costruendo un modello organizzativo coordinato insieme alle principali realtà del territorio. Successivamente a questa esperienza si è costituito un tavolo sulla solidarietà alimentare permanente quale luogo di confronto, analisi e promotore di iniziative”.

Al "tavolo per la solidarietà alimentare" oggi aderiscono Trentino Solidale, Banco Alimentare, Caritas e Croce rossa Italiana.

Il tavolo ha lavorato su tra ambiti: definire dei criteri condivisi di segnalazione reciproche delle persone in condizione di vulnerabilità per l'accesso all'aiuto alimentare, raccogliere dati e implementare modalità alternative di distribuzione dell'aiuto alimentare, legato anche all'educazione alimentare ed al consumo sostenibile.

Ecco alcuni dati relativi alla solidarietà alimentare:

- 1.221 i nuclei contati “una volta sola”, composti da 3.653 persone, di cui 762 minori;

- i nuclei famigliari conosciuti dal servizio sociale sono il 38%;

- i nuclei che si sono rivolti per la prima volta alla rete di aiuto alimentare dopo il 1° marzo 2020 sono il 30%;

- la composizione prevalente riguarda nuclei composti da 1 persona: 27.6%.













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