l’iniziativa

«Trenini»: porte aperte per il grande plastico dei ferromodellisti in stazione

Da oggi e per il periodo natalizio al Gff Pocher. Nella sala Mazzoni della stazione ferroviaria di Trento cinque mostre tematiche



TRENTO. Tornano da oggi le porte aperte alla Sala Mazzoni, posta sul primo binario della stazione ferroviaria di Trento e sede dell’attività ferromodellistica dell’associazione Gff Arnaldo Pocher di Trento. Nelle giornate dell’8, 11, 18 e 26 dicembre ed anche del 6 e 8 gennaio (orario 10 – 12 e 14 – 18) sarà così possibile osservare da vicino il funzionamento e le particolarità del plastico che fonde in un’unica struttura alcuni scorci della Ferrovia del Brennero e della Ferrovia della Valsugana, la cui operatività reale caratterizza lo scalo ferroviario di Trento.

Sullo storico plastico realizzato dai soci del Gff Pocher possono girare contemporaneamente oltre una decina di convogli. Vi è poi il plastico di prova dove i visitatori potranno provare l’ebbrezza di pilotare un convoglio ferroviario come avviene sulla attigua linea ferrovia. Insomma una sorta di piccolo paradiso per i piccoli appassionati alla scoperta dei primi rudimenti del mondo ferroviario e di quello ferromodellistico che ripropone in scala quello reale.

Contestualmente la Sala Mazzoni ospita due mostre tematiche - hanno ricordato il presidente Ernesto Patti e Pietro Merlo, curatore delle mostre – dedicate alla nascita nei primissimi anni ’50 a Genova della Federazione Italiana Modellisti Ferroviari e Amici della Ferrovia (Fimf) e successivamente l'11 settembre 1954, sempre a Genova, in occasione del III Congresso ferromodellistico Internazionale, viene costituita l'Unione Europea delle Associazioni Ferromodellistiche Europee denominata Morop con aderenti fin dalla sua costituzione Germania, Francia, Italia, Belgio, Danimarca, Austria e Svizzera.

Si aggiungono poi le mostre dedicate ai 50 anni di Lima, all’Alta Velocità, all’opera del trentino Arnaldo Pocher che proprio negli anni ’50, trasferitosi a Torino, a creato dei veri propri capolavori che ancora oggi affascinano per la precisione dei modelli: è stato il primo a creare, tra l’altro, l’arredamento e la luce interna alle carrozze, a dotare i binari della falsa massicciata e vagoni e carrozzi di respingenti mobili. Il Mondo del Ferromodellismo – ha aggiunto Patti - è stato tra le prime realtà a consentire di ricucire le ferite legate alla Seconda Guerra Mondiale riunendo sotto un’unica associazione appassionati di varie nazioni. Di qui il titolo “70 anni insieme” che caratterizza la serie di mostra.

Scopo della Fimf – ha proseguito Merlo – è quello di riunire tutti gli appassionati delle ferrovie reali e in miniatura. Collaborare con le Associazioni italiane ed estere che abbiano analoghi scopi. Diffondere la conoscenza dei problemi ferroviari e ferromodellistici mediante continuo aggiornamento tecnico. Promuovere l’unificazione delle caratteristiche tecniche dei modelli ferroviari e relativi impianti fissi Suscitare, soprattutto fra i giovani, l’interesse per il ferromodellismo e le ferrovie, tanto reali, quanto in miniatura, Possono far parte della Fimf sia soci singoli, sia soci affiliati a gruppi Fimf nonché enti ed associazioni.

Una realtà viva, Associazione di Promozione Sociale, con un nuovo statuto conforme alla legislazione del Terzo Settore con 50 gruppi e associazioni aderenti diffusi su tutto il territorio nazionale, oltre a 280 soci singoli. Info: www.fimf.it.

Nella sala Mazzoni i visitatori potranno poi trovare un terzo plastico (Vernaccini) esclusivamente in corrente alternata, ideale per i convogli di marca Maerklin. È poi visibile la riproduzione del treno che centouno anni fa trasferì la salma del Milite Ignoto da Aquileia a Roma. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.gffpocher.org C.L.













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