Tentato omicidio e furti per 50 mila euro 

Indagini chiuse su Teodora Marolo, accusata di aver cercato di uccidere la vicina che aveva scoperto gli ammanchi



TRENTO. Non solo avrebbe cercato di uccidere con un cuscino la vicina di casa, la 75enne Umberta Degan, per impedirle di denunciarla per i furti, ma avrebbe anche rubato i gioielli in altre case dove era impiegata come babysitter. Gioielli poi rivenduti a diversi negozi che si occupano dell’acquisto dell’oro (da qui la terza accusa, quella di autoriciclaggio) per avere il denaro sufficiente per giocare con le slot machine e pagare dei debiti sempre legati al gioco. Si fa più pesante la posizione giudiziaria di Teodora Marolo, la 52enne perginese arrestata dai carabinieri l’estate scorsa. Il pm Davide Ognibene ha chiuso le indagini e rispetto al giorno in cui sono scattate le manette, il quadro accusatorio si è ampliato. C’è il tentato omicidio, ci sono diversi furti (sette le «vittime» in totale ch sono state identificate dai carabinieri del nucleo investigativo, ma due hanno deciso di non presentare la denuncia, quindi la contestazione riguarda 5 casi) e poi l’autoriciclaggio. La donna, difesa dall’avvocato Angelica Domenichelli, è attualmente agli arresti domiciliari da un parente e sta seguendo un percorso per liberarsi dalla ludopatia. Ludopatia che sarebbe stata la leva che avrebbe spinto questa donna mite ad iniziare a mettere a segno una serie di furti nelle case in cui aveva accesso perché lì faceva le pulizie o perché lì teneva dei bambini durante le assenze dei genitori. Ora che il quadro è stato definito, alla difesa spetta il compito di rispondere alla accuse e cercare di definire una linea di azione.

Questa vicenda inizia il 9 luglio quando due ragazzini che stavano giocando sulle scale del condominio al numero 14/c di via Graberi, a Pergine, chiamano il 112. «C’è una donna a terra» hanno spiegato. Quando i sanitari sono arrivati Umberta era incosciente, con il volto coperto di sangue. «Due o tre minuti di ritardo - hanno poi spiegato ai carabinieri - e l’anziana sarebbe morta». Viene caricata sull’ambulanza, arriva al pronto soccorso e piano a piano si riprende. E chiede di poter parlare con i carabinieri. A loro l’anziana spiega di esser stata sorpresa da qualcuno alle spalle che le ha coperto il volto con un cuscino. Era caduta, aveva cercato di rialzarsi ed era stata gettata a terra di nuovo. Sempre con la compressione del cuscino contro il suo volto. Tanto che ha perso anche un dente.

Iniziano le indagini aiutate anche da un’indicazione offerta dalla vittima dell’aggressione. Degan aveva infatti raccontato che poco prima dell’aggressione aveva avuto uno confronto, con la vicina, con Teodora Marolo. Le due erano amiche e la 52enne a volte andava dalla 75enne a farle le pulizie. Umberta si era accorta che le era sparito il bancomat e anche alcuni gioielli. Con il bancomat erano stati fatti anche dei prelievi e per l’anziana a farli era stata Teodora. E glielo aveva detto. Le indagini portano al fermo di Marolo che prima respinge le accuse ma poi confessa in carcere, davanti al pm: «Sono stata io, è stato un raptus. Mi sono sentita con le spalle al muro. E non so neppure io perché l’ho fatto».

Le indagini vanno avanti e i carabinieri iniziano a lavorare sui vari negozi di Trento e provincia che acquistato oro «usato». Lì si scopre che Teodora, con tanto di carta d’identità, aveva portato diversi gioielli dichiarandoli - c’è un apposito modulo - come suoi ma che sono stati riconosciuti dai legittime proprietari come quei monili che erano scomparsi. Si parla di furti che sarebbero stati messi a segno fra il 2016 e il 2018 per un valore complessivo che si aggira sui 50 mila euro. Furti che secondo procura e carabinieri sono stati compiuti da Teodora Marolo. (m.d.)













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