L’interrogazione del m5s 

Promessi 10 defibrillatori, ma non c’è traccia 

Dopo la richiesta di Patt e Lega, il Comune aveva indetto la gara per uno sponsor vinta dall’Itas



TRENTO. Il 29 marzo del 2016 si rendeva esecutiva un’interrogazione ed una mozione (rispettivamente del Patt e della Lega) che chiedeva di posizionare dieci defibrillatori in città e di prevedere la formazione di pronto soccorso ai dipendenti comunali. Ieri i consiglieri del M5S hanno presentato in consiglio comunale un’interrogazione per sapere come mai a distanza di due anni non è stato ancora attuato il progetto che aveva individuato anche uno sponsor attraverso un bando di gara. I consiglieri firmatari Andrea Maschio, Paolo Negroni e Marco Santini ricordano infatti che « a seguito della esecutività del provvedimento approvato nel marzo 2016 la giunta, a fine maggio 2016, decise di emettere un bando di gara nella forme dell'asta pubblica con scadenza 7 agosto 2016 con la previsione che lo sponsor si accollasse le spese di formazione del personale non sanitario e le spese di divulgazione di materiale informativo relativo al progetto di defibrillazione sul territorio». Il bando stabiliva che la società che offriva la cifra maggiore avrebbe potuto usare nome e logo sulle postazioni, utilizzando uno spazio sul materiale informativo. Il bando di gara, si ricorda, è stato vinto da Itas con un offerta di 75 mila euro (25mila per 3 anni), ma a distanza di due anni e mezzo dal deposito della prima interrogazione in merito del Patt, dei defibrillatori non c’è traccia. In aula l’assessore Italo Gilmozzi ha detto di prendere atto che questi ritardi sono difficilmente comprensibili, sia al di fuori che anche dentro l’amministrazione. Ha promesso che entro marzo ci sarà il bando per l’acquisto dei defibrillatori e entro giugno saranno installati.













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