Profanata la statua della Vergine

Coredo, ennesimo vandalismo: amputata l’opera di marmo che si trova nel capitello del bosco


di Giacomo Eccher


COREDO. Processione riparatrice ieri nel tardo pomeriggio (via alle 17 dalla chiesa parrocchiale) ai capitelli della Madonna danneggiati dalla banda di vandali (giovani e adolescenti, a quanto si dice) che a Coredo stanno imperversando impunemente da tempo, senza che nessuno faccia nulla.

L'ultimo episodio della serie (lunghissima, come aveva testimoniato una mostra allestita alcuni mesi fa in chiesa) riguarda il capitello nel bosco ad una manciata di minuti dal campo sportivo (e meno di mezz'ora a piedi dal centro paese) verso il viale dei Sogni, dove è stata presa di mira la Madonnina colpita a sassate: un danno consistente e non solo dal punto di vista emotivo e simbolico. La statua infatti è in vero marmo bianco di Carrara ed è stata posizionata qui (come recita la scritta) il 30 maggio 1973 donata da padre Erminio Leonardelli che aveva così voluto onorare un luogo di devozione della madre Erminia Brentari.

Nei pressi del capitello infatti c'è un punto panoramico con due massi che gli anziani di Coredo chiamano “trono grande” (sopra il sentiero) e 'trono piccolo' (sotto) da dove comodamente seduti si godeva una veduta spettacolare il castello e in lontananza il gruppo delle Dolomiti di Brenta. I vandali, quasi certamente usando un masso di una trentina di kg rimasto sul posto, hanno staccato di netto la mano destra della statua e sfregiato il volto distruggendo il naso e rovinato il capo. Un vandalismo che come detto non è la prima volta che prende di mira questo capitello (e un altro, nei pressi del cimitero, prima tappa della processione riparatrice di lunedì sera, in coincidenza con la festa liturgica della Madonna del Carmelo). Alcuni mesi fa avevano danneggiato quattro dita della mano e stavolta (il fatto risala a metà della scorsa settimana) ad andarci di mezzo è stata l'intera mano destra che fortunatamente è stata recuperata in un cespuglio vicino, dove i vandali l'avevano gettata, con disprezzo.

La pazienza però è finita e visto che i danneggiamenti continuano nonostante le sollecitazioni e il coinvolgimento delle famiglie dei sospettati, ieri sono partite le segnalazioni ai carabinieri di Taio, alla Polizia locale e alla Forestale. «Non si può sempre parlare di di ragazzate e di giovani che prima o poi capiranno. Sono episodi che vanno oltre il significato religioso perché prendono di mira non solo i capitelli ma anche panchine, segnaletica e anche la vicina scuola nuova. Vanno quindi prevenuti con intervento delle famiglie ma anche perseguiti perché non fare nulla è diseducativo oltre che autolesionista», fanno notare in Parrocchia. La Madonnina ai Dossi, per la sua collocazione in un nodo dove confluiscono vari sentieri, è spesso meta di devoti, coredani e turisti. Al capitello è dedicata una bella poesia in noneso di Fernanda Leonardelli che esprime il sentimento di devozione profonda dei paesani verso uno dei tanti suggestivi luoghi del bosco che abbraccia a monte l'abitato di Coredo.

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