Portela: «Il problema non è ancora risolto» 

Dopo l’operazione anti droga, sette gli spacciatori arrestati, i commercianti sperano nella vera svolta



TRENTO. L'operazione dei carabinieri “La Portela”, nelle prime ore di mercoledì, prima dell'alba, ha permesso l'arresto per spaccio di un gruppo di sette nordafricani, mentre uno di loro è attualmente ricercato. Una boccata d'ossigeno per la zona di piazza Portela e dintorni, che da anni ormai vede la presenza di spacciatori “al lavoro” alla luce del giorno. Tra proprietari e dipendenti delle attività commerciali della zona, però, sembra non esserci molta fiducia nel fatto che questi arresti possano rappresentare un punto di svolta per il quartiere. «Adesso bisogna vedere quanto staranno dentro -commentano dal Bianco Corner Cafè di via San Giovanni- staremo a vedere quanto le leggi permetteranno di tenerli in prigione. Qui in zona ce ne sono sempre, vediamo se la situazione cambierà. Ce n'erano anche durante l'Adunata e la figura che abbiamo fatto con gli alpini è stata negativa, anche per la questione della prostituzione, sempre pubblicità negativa per la zona. La polizia ed i carabinieri passano diverse volte al giorno qui e lavorano, senza dubbio, forse però dovrebbero stare qui in zona fissi». «E’ semplicemente un contentino in vista della marcia contro il degrado di sabato. Non credo che quest'operazione servirà a molto, ma bisogna essere fiduciosi. Il problema principale è che questo quartiere è vuoto, lo hanno lasciato a sé stesso. Sono troppe le attività che se ne sono andate, bisognerebbe farne tornare qui qualcuna, ma neanche il Comune sa di chi è la proprietà di tanti locali qui intorno». «Il disagio si sentiva -racconta Eliana di Viaggi del Buonconsiglio- lo spaccio si vedeva qui intorno tutti i giorni, ora è presto per capire se questa operazione ha fatto centro: vedremo nei prossimi giorni se hanno preso quelli giusti, ma è sicuramente una cosa positiva. La situazione è peggiorata in particolare da quando via San Giovanni è diventata zona Ztl». «Operazioni come questa infondono ottimismo a cittadini ed esercenti che, in talune zone, si trovano a dover convivere con situazioni molto difficili che limitano – talvolta anche in maniera significativa – la libertà d’impresa. Un grazie particolare, quindi, all’Arma perché dimostra ancora una volta di essere presente, vigile e operativa nella lotta alla criminalità», dice Massimo Piffer, vicepresidente vicario di Confcommercio Trentino. (l.d.d.)













Scuola & Ricerca

In primo piano