Polo di uffici al posto della casa di riposo

Il «palazzo di vetro» di via San Giovanni Bosco riunirà in un’unica sede 270 dipendenti comunali. Via ai lavori nel 2017


di Luca Marognoli


TRENTO. Al posto della vecchia casa di riposo di via San Giovanni Bosco arriverà un “palazzo di vetro” di otto piani, destinato ad ospitare i 270 dipendenti del Comune attualmente al Top Center. Per Italo Gilmozzi, assessore ai lavori pubblici, si tratta dell’«opera più consistente messa a bilancio nella precedente consiliatura, con 12,5 milioni di euro. Il progetto è stato realizzato nell'ottica del riordino patrimoniale e della riduzione dei costi d'affitto: andremo a risparmiare 1 milione di euro l'anno». Una razionalizzazione anche funzionale degli uffici, secondo il sindaco Alessandro Andreatta. L’obiettivo, infatti, è quello di «concentrare in una parte della città, molto servita e accessibile con più mezzi di trasporto», tutti gli uffici municipali, da via Belenzani a piazza Fiera, fino a via San Giovanni Bosco: «In soli 5 minuti di cammino o poco più - per Andreatta - il cittadino avrà a disposizione quasi tutti i servizi dell'amministrazione». La rotatoria prevista all’incrocio tra via dei Mille e via Piave migliorerà anche la viabilità veicolare.

L’ingegner Giuliano Franzoi, dirigente del servizio Edilizia pubblica, informa che la gara europea verrà bandita per il giugno di quest'anno. «Si prevede di iniziare i lavori - afferma - nella primavera/estate 2017». Il criterio di aggiudicazione è quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa: «Si valutano il prezzo e la qualità dell'offerta, dai materiali alle prestazioni energetiche dell'edificio». Il progetto è firmato dall'architetto Franco Voltolini, capo dell'ufficio Edilizia pubblica di Palazzo Thun.

Dopo il trasferimento della casa di riposo nella nuova sede di San Bartolomeo l'edificio di via San Giovanni Bosco risulta sottoutilizzato, essendo attualmente occupati in via provvisoria soltanto i primi due livelli dal Centro di salute mentale. Obiettivo della progettazione - viene spiegato nella sintesi di Voltolini - è la realizzazione di un edificio «rispondente alle più recenti norme in materia di sicurezza e risparmio energetico, con riferimento ai più elevati standard attuali in materia di comfort e sostenibilità ambientale».

Il progetto prevede «una ristrutturazione integrale dell'edificio, con il mantenimento della sola struttura, che andrà adeguata dal punto di vista antisismico». I poggioli che si sviluppano sulla facciata sud per quasi tutta la sua larghezza (con uno sbalzo di circa 1 metro e 40) saranno sostituiti «con una griglia metallica per sostenere dei pannelli fotovoltaici integrati negli elementi frangisole, che avranno la duplice funzione di produrre energia rinnovabile e di schermare i raggi diretti del sole per i locali interni».

L'edificio da ristrutturare ha un volume complessivo di circa 22.000 metri cubi e il progetto di recupero non prevede ampliamenti di volume fuori terra. La nuova sede avrà una capienza di circa 270 dipendenti distribuiti sui dieci piani dell'edificio, con uffici di superficie media di 21 metri quadri destinabili generalmente a due persone; saranno presenti anche uffici di maggiori dimensioni, tra i 27 e i 34 metri, utilizzabili come uffici con più persone o come sale riunioni.

Nel piano seminterrato è previsto un ampio ricovero al coperto per le biciclette dei dipendenti, con una superficie di circa 90 metri.

L'ultimo piano ha una superficie coperta inferiore a quella dei livelli sottostanti: qui è prevista una sala incontri di grandi dimensioni, circa 90 metri, che potrà essere utilizzata per la formazione e per le gare d'appalto.













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