Piccioni sul tetto di casa, ad Arco partono le multe

Il regolamento comunale impone sistemi anti-colombi I proprietari non ci stanno e rischiano stangate da 300 euro


di Gianluca Marcolini


ARCO. Rischia grosso chi ad Arco dà ospitalità ai piccioni. Alla specifica ordinanza, in vigore già da diversi anni, che vieta di dare loro da mangiare si è aggiunta, qualche mese fa, anche una norma del regolamento per il decoro urbano che parla molto chiaro: i proprietari degli immobili devono impedire lo stanziamento e la nidificazione dei colombi nei sottotetti. Chi sgarra può vedersi punito con multe che arrivano fino a 300 euro.

La giunta arcense ha già preso di mira le situazioni più critiche che sono state segnalate dagli stessi arcensi, in particolar modo in centro storico, dove il problema assume da sempre le dimensioni maggiori. La Polizia locale ha inviato a domicilio le prime lettere di diffida alle quali faranno seguito le relative sanzioni se non si provvederà a dare corso a quanto richiesto dal Comune per risolvere la problematica. Ma l'amministrazione è decisa ad andare fino in fondo utilizzando anche la legge che gli permetterebbe, in caso di ulteriore violazione delle norme, di provvedere direttamente al ripristino della situazione di regolarità (in altre parole a sigillare le soffitte, troppo spesso abbandonate) addossando le spese dell'intervento al proprietario dell'immobile.

Quello della massiccia presenza di piccioni ad Arco è un problema che si protrae da diversi anni, fin qui senza una effettiva soluzione. Il centro storico è il luogo dove si registrano le conseguenze peggiori per chi vive nella zona o chi si trova a transitare nelle vie della borgata. Il consigliere comunale Andrea Ravagni, tempo addietro, aveva sollevato nuovamente il problema raccontando della rabbia dei commercianti costretti a ripulire quotidianamente la sporcizia proveniente dall'alto, frutto del continuo passaggio dei poco amati pennuti.

La questione è stata dibattuta l'altra sera durante il botta e risposta (question-time) fra la giunta e il consiglio comunale ad inizio della seduta. L'assessore Roberto Bresciani ha spiegato che sono stati individuati, grazie alle segnalazioni dei cittadini, i primi casi di abitazioni che danno riparo ad intere colonie di piccioni per i quali ha preso il via l'iter che è contemplato nel regolamento per il decoro urbano. Vale la pena ricordare che una decina di anni fa Arco fu investita da una furibonda caccia al pennuto da parte dei cittadini a dir poco esasperati dalla presenza numerosissima dei colombi che rendeva persino impossibile molti aspetti del vivere quotidiano. «E' anche una questione di salute pubblica oltre che di decoro – ha concluso l'assessore – ed è per questo motivo che andremo avanti sulla strada dei controlli e della repressione senza ripensamenti».

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