COMMERCIO - IL CASO

Nessun guadagno: anche gli alpini costretti a "scaricare" il Liber Cafè di piazza Dante

Il vicesindaco Paolo Biasioli ringrazia l'Ana dispiaciuto. Comune al lavoro per un nuovo bando, ma occorre adeguare la struttura per rendere la gestione economicamente sostenibile



TRENTO. Anche gli alpini lasciano il Liber Cafè di piazza Dante, che avevano assunto la gestione per l'Adunata nazionale. Una gestione che si è rivelata troppo onerosa e non conveniente sotto il profilo economico.

"Dispiace non essere riusciti a prolungare l’affidamento della gestione - commenta il vicesindaco Paolo Biasioli - perché in questi due mesi il bar ha svolto la funzione di presidio alla piazza. Ringrazio i gestori che hanno lavorato in modo egregio e l’Associazione alpini".

I baristi hanno affermato che il locale così strutturato, con una sala piccola e una cucina altrettanto angusta, non può garantire una redditività sufficiente, perché non si può offrire un servizio di qualità. "E' proprio partendo dalle loro valutazioni - dice Biasioli - che dovremo organizzare i lavori per migliorare l’offerta".

L’ufficio patrimonio comunale è al lavoro per predisporre il bando di gara, ma la strada è in salita perché si vorrebbe assegnare il locale dopo aver realizzato quei lavori necessari per renderlo più funzionale.













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