il viaggio

In giro in bus per un’ora. Senza biglietto

La prova sul campo del “Trentino” dopo le tante segnalazioni dei lettori: su cinque mezzi in pochi obliterano


di Luca Pianesi


TRENTO. Per più di un’ora a bordo di 5 autobus diversi, senza mai obliterare il biglietto. Risultato? Nessun controllore all’orizzonte e viaggio completato, potenzialmente, “a gratis” (in realtà il ticket è stato timbrato alla discesa dell’ultima corsa). Molte delle segnalazioni giunte, in questi giorni, al Trentino (che sta dedicando un servizio apposito sul sito con una mappa interattiva dei disagi, a cui potete aderire mandando una mail a trasporti@giornaletrentino.it) da parte degli utenti dei trasporti pubblici riportavano a un’identica problematica: i “portoghesi”.

LA MAPPA INTERATTIVA DEI DISSERVIZI

Denis, mercoledì, segnalava che "sugli autobus non si vedono controllori e per questo sono pieni zeppi di gente che non ha mai pagato nulla. Quelli che pagano preferiscono, a questo punto, andare in auto piuttosto che rimanere in piedi"; Antonio rilanciava: "Bisogna ridurre il numero dei viaggiatori senza biglietto. Trentino Trasporti conosce benissimo l’entità del fenomeno. Sarebbe sufficiente aumentare il numero di controllori su certe corse e in certi orari. Ad esempio all’uscita delle scuole è standard di vedere su un bus 25 ragazzi che non obliterano"; e alle loro voci si aggiungevano quelle di Flavio ("Nessuno paga il biglietto che vergogna") e di tanti altri stufi di vedersi occupare i posti da persone senza biglietto o abbonamenti.

Abbiamo, quindi, deciso di verificare di persona quanto segnalato dai lettori e così siamo saliti su una serie di autobus senza mai obliterare il biglietto nella speranza di essere scoperti e di venire multati. Abbiamo cominciato da Piazza Venezia. Come da segnalazione di Antonio abbiamo deciso di prendere un autobus molto frequentato dagli studenti. Il 10 delle 12.35, strapieno, non ci ha aperto le porte (a noi e a due signore con il velo) e così abbiamo deciso di prendere il 5 della stessa ora. Siamo saliti con i liceali (appurando, tra l’altro, che il servizio, su questa tratta, risulta essere molto migliorato, grazie a una maggiore frequenza delle corse, rispetto agli anni passati quando gli autobus strabordavano) e senza biglietto ci siamo appostati su uno degli ultimi seggiolini liberi.

Da qui abbiamo potuto notare come nessuno timbrasse un qualsivoglia ticket o passasse l’abbonamento sull’obliteratrice. Arrivati al benzinaio di San Donà siamo scesi e, preso un altro 5, siamo tornati in Stazione. Qui alle 13 e 25 siamo saliti, sempre senza obliterare il biglietto, sul 6 diretto a Sopramonte (corsa segnalataci da Sara come "troppo affollata"). A bordo del mezzo tantissimi giovani e studenti, letteralmente raddoppiati alla seconda fermata, quella del cavalcavia sulla ferrovia. Pigiati come sardine in pochissimi, anche qui, si sono curati di obliterare il biglietto. A Piedicastello siamo sgusciati fuori dall’autobus e fatte poche centinaia di metri a piedi in Santa Maria abbiamo preso il 9 fino a Piazza Fiera e da lì il 3 barrato per tornare alla Stazione. Dei controllori nemmeno l’ombra. Questa volta l’abbiamo passata liscia ma forse, come suggeriscono i lettori, qualche ispezione in più non guasterebbe.













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