LO SCIOPERO

I lavoratori Sait incrociano le braccia

Agitazione per la disdetta del contratto integrativo da parte dell’azienda. Presidio dalle 8 di mattina in via Innsbruck



TRENTO. La vertenza causata dalla disdetta del contratto integrativo da parte dell’azienda oggi cresce di intensità. I lavoratori del Sait, infatti, scendono in sciopero indetto unitariamente dai tre sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.

L’agitazione è stata decisa in occasione dell’incontro tra sindacati e azienda, previsto per questa mattina (24 ottobre) alle 9. Secondo i primi segnali, dovrebbero incrociare le braccia sia i lavoratori del magazzino e della palazzina uffici che quelli dei negozi gestiti direttamente da Sait. Da verificare oggi la percentuale di lavoratori che avrà aderito alla protesta. Lo sciopero è stato indetto dopo che i sindacati hanno constatato la distanza netta tra la loro piattaforma e quella dell’azienda che intende riformare l’impianto dell’intero contratto integrativo, pur senza toccare la somma finale da rinoscere in caso di raggiungimento di tuti gli obiettivi massimi. Attualmente il contratto vale circa 3 mila euro per ciascun dipendente. Il Sait ha assicurato che la cifra non cambierà. Però ha anche manifestato la volontà di abolire tutte le componenti fisse dell’integrativo sostituendole con parametri variabili legate alla produttività sia soggettiva che collettiva. In questo modo, quindi, sarebbe più difficile raggiungere il massimo del premio. Soprattutto considerando che l’azienda vuol abolire il premio legato alla semplice presenza in azienda. 













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