Funivie, la rivoluzione in un meseIn Trentino le società cambiano assetto

Folgarida, Campiglio, Bondone: ecco le operazioni che cambieranno faccia al turismo invernale



TRENTO. La stagione è andata bene. Gli impiantisti non possono lamentarsi con ricavi in crescita soprattutto nelle stazioni più grandi. Campiglio ha fatto registrare un aumento del 5 per cento. Folgarida Marilleva ha un utile di 7 milioni di euro nonostante i gravi guai societari. Adesso, è in vista una vera e propria rivoluzione degli assetti.
Folgarida-Marilleva. La situazione di Folgarida-Marilleva spa è la più delicata. Non certo per i risultati operativi, dal momento che la società ha chiuso la stagione con un fatturato di 25 milioni di euro e un utile di 7. Su Folgarida, però, pende la spada di Damocle che si chiama Aeroterminal. L'assemblea dei soci prevista per il 28 agosto dovrà sciogliere parecchi nodi. La disastrosa avventura veneziana ha ripercussioni molto gravi. La curatela di Aeroterminal ha deciso di avanzare un'azione di responsabilità nei confronti di Folgarida che non avrebbe gestito a dovere la società quando ne deteneva il pacchetto di controllo. Per evitare la causa, i Bertoli cederanno alla stessa curatela il pacchetto di controllo, il 50,12 per cento delle azioni con diritto di voto, di Folgarida. In questo modo, però, cambia inevitabilmente anche il piano di salvataggio della spa. Il concordato prevedeva che la società venisse gestita dai Bertoli che avrebbero avuto intorno al 20 per cento delle azioni, con la Cooperazione e gli operatori locali della Dimeco che sarebbero entrati attraverso un aumento di capitale di 14 milioni di euro a loro riservato. Con l'uscita di scena dei Bertoli e l'ingresso della curatela Aeroterminal si aprono una serie di problemi. Il piano di salvataggio originario prevedeva che la presidenza andasse ad Andrea Bertoli. Adesso toccherà al presidente della Cooperazione Diego Schelfi. Via Segantini esprimerà anche l'amministratore delegato. Già questa è una novità importante, ma il futuro potrebbe riservare sorprese più grosse. Con l'uscita di scena dei Bertoli, potrebbe rientrare in gioco Campiglio. Finora gli operatori della val di Sole e i Bertoli si erano sempre opposti, anche perché i rendeneri pretendevano il controllo della società. Adesso la loro strada potrebbe essere spianata. Potrebbero aggiudicarsi il pacchetto di azioni dei Bertoli e gestire la società insieme alla Cooperazione e alla Dimeco. La valle, infatti, non digerirebbe una scalata ostile e si aprirebbe un conflitto difficilmente sanabile.
Bondone. Altra situazione delicata è quella delle funivie del Bondone. Gli operatori della montagna di Trento l'altra sera hanno deciso di partecipare all'aumento di capitale, ma il grosso dei finanziamenti, un milione del Comune e due milioni della Provincia tramite Trentino sviluppo, resta bloccato. Senza quei soldi non ci sono gli investimenti per rifare una parte degli impianti e il Bondone, nonostante i nuovi alberghi, rischia di restare una stazione sciistica secondaria. Gli operatori turistici, ovviamente, guardano a questa eventualità con orrore. I soldi giunti sulla montagna di Trento grazie al patto territoriale rischiano di essere inutili. Per questo si guarda a una soluzione nell'immediato. Il Comune sta pensando di gestire in proprio, tramite l'Asis che già gestisce le piste da fondo delle Viotte, gli impianti di risalita. C'è l'ostacolo di Bruxelles che vieta interventi diretti degli enti pubblici nelle stazioni sciistiche. Un ostacolo difficile da superare, ma non impossibile.
San Martino di Castrozza. Settembre sarà il mese decisivo anche per gli impianti del Primiero. Entro la fine del mese tra Rosalpina e Siati sarà realizzato. Si tratta di una mossa importante soprattutto alla luce del possibile collegamento con il Rolle.
Val di Non. Voglia di fusione anche in val di Non, dove le tre società funiviarie hanno intenzione di allearsi e fondersi per fare massa critica. Gli altri comprensori sciistici hanno fatto registrare buoni risultati a partire da Campiglio che ha fatto registrare un aumento del 5 per cento dei ricavi. Molto bene anche Folgaria.

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