Devigili, doppio alloro musicale

Per Chiara la laurea in interpretazione solistica, per il fratello Massimiliano il diploma in tromba


Marco Weber


MEZZOLOMBARDO. Doppia soddisfazione musicale per la famiglia di Arturo Devigili e Wanda Dalmonego. La figlia Chiara, classe 1985, già diplomatasi in clarinetto nel 2007 al Monteverdi di Bolzano, ha superato l'esame di laurea in interpretazione solistica sotto la guida dei professori Roberta Gottardi e Roberto Gander.

Il figlio minore Massimiliano ha invece ottenuto il diploma in tromba sotto la guida di Ivano Ascari. «Io ho trasmesso loro la passione per la musica - sottolinea papà Arturo (nella foto con i figli), suonatore dilettante di basso elettrico dall'età di 15 anni - ma l'impegno è tutto loro, e anche il merito». Arturo Devigili ha suonato in diversi gruppi (quelli che una volta si chiamavano "complessi"), dai New Melody ai Flashdance, alla Small Blues Band e oggi agli Statale 43.

La soddisfazione per i traguardi raggiunti da Chiara e Massimiliano è condivisa anche dal presidente della Banda cittadina di Mezzolombardo Roberto Ghezzi, poiché entrambi sono anche "figli" (musicalmente parlando) del sodalizio bandistico. Chiara ha iniziato lo studio del clarinetto a 12 anni con i corsi bandistici gestiti dalla Scuola Guido Gallo (nella quale oggi è insegnante) e da parecchi anni è componente della banda.

Massimiliano ha iniziato lo studio della tromba con Giovanni Dalfovo e ha continuato con Gianni Mascotti che l'aiutato, a 13 anni, a iscriversi al conservatorio Bonporti di Trento. Il suo primo insegnante è stato Alberto Frugoni. «I traguardi raggiunti da Chiara e Massimiliano - afferma Roberto Ghezzi - è un orgoglio per la nostra banda, come siamo orgogliosi di tutti i componenti del nostro sodalizio che si sono diplomati in campo musicale negli anni». Oltre alla passione del clarinetto, Chiara coltiva quella per il canto. Sua è la voce del gruppo "Perché no?", con cui effettua serate nei locali.













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