Dallo Stato un milione per la biblioteca di Taio

Il Comune ha ottenuto il finanziamento a fondo perduto sul programma «6000 Campanili» del Ministero, ma ha tempi strettissimi per progetto e appalto


di Giacomo Eccher


TAIO. Quasi una vincita al lotto, ma fortemente cercata e preparata in ogni dettaglio, con uno sforzo corale di amministratori, tecnici e personale comunale che ha elaborato a tempo di record l'istruttoria. Parliamo del finanziamento di 999.085,90 euro assegnato a fondo perduto dallo Stato al Comune di Taio sul programma “6000 Campanili” per la trasformazione in polo culturale (biblioteca) delle ex scuole elementari in centro paese.

«Siamo entrati nella graduatoria a livello nazionale come primo Comune del Trentino, e adesso corriamo per rispettare i tempi, strettissimi, per la progettazione definitiva ed esecutiva dell'opera con relativo piano di sicurezza dei lavori», spiega il sindaco Cova. Per questo mercoledì prossimo 26 febbraio il consiglio comunale dovrà assumere un impegno di spesa, nelle more dell'approvazione del bilancio, per la costituzione di un gruppo misto di progettazione coordinato dall'ufficio tecnico.

«Infatti, da quando il finanziamento sarà agibile avremo tempo 45 giorni per indire la gara di appalto, e noi vogliamo essere pronti e con la carte in regola»,- aggiunge il sindaco, soddisfattissimo.

Questo finanziamento consente, infatti, a Taio di risolvere il problema della biblioteca, che attualmente ha la propria sede al piano terreno del municipio, ma che risulta essere troppo piccola per una media di 100 accessi al giorno.

La domanda di finanziamento al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti tramite l’Anci sul programma “6000 Campanili” (riservato a Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti) doveva essere spedita assolutamente solo per via telematica lo scorso 24 ottobre, il cosiddetto “click day”. Infatti, solo chi arrivava davanti aveva chance di farcela: per fare la procedura tempestivamente e senza intoppi, a Taio hanno provato e riprovato, pronti all'invio quando il click è scattato.

«Ci è andata bene, so che dopo appena pochi minuti il budget era già esaurito, noi per fortuna siamo dentro», conclude Cova.

Tornando al progetto, le ex scuole ospiteranno la biblioteca al piano terreno, un bar ristoro nel seminterrato che si affaccia sulla piazza inferiore e sede di associazioni locali e per usi collettivi gli altri due piani superiori. Questo almeno prevedeva il progetto di massima redatto dall’ingegner Denis Chini che ora dovrà diventare esecutivo e definitivo.

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