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"Carcere a rischio collasso"

L'allarme del Sappe: "una situazione, alle porte del piano ferie estivo, talmente grave da prevedere problemi dal punto di vista della sicurezza



TRENTO. «Una situazione, alle porte del piano ferie estivo, talmente grave da prevedere, a breve, il collasso della stessa, dal punto di vista della sicurezza». Ad affermarlo, a proposito del carcere di Trento è il Sappe di Trento, che spiega di avere dato notizie in proposito lo scorso 24 maggio al Commissario del Governo di Trento.

Il Sappe spiega che sono già stati negati congedi ordinari richiesti nel periodo che precede le fasce previste dal piano ferie e che la «grave carenza organica a partire dalla prossima programmazione del mese di giugno, comporterà la garanzia della concessione dei riposi settimanali ai poliziotti solamente previo soppressione di posti di servizio essenziali».

La nota del Sappe evidenzia come punti critici la «carenza cronica di personale di polizia penitenziaria giunta oltre al 40% (la più alta del Triveneto), con presenti 124 unità, a fronte delle 214 previste, con una carenza di ben 90 unità e il numero dei detenuti, ad oggi pari a 335, a fronte di una capienza prevista da accordo Stato-Provincia di 240 posti detentivi (con un aggravio ancora di ben 100 utenti)».

Il sindacato spiega inoltre che «in assenza di urgenti provvedimenti in merito (assegnazioni, distacchi, interpello nazionale straordinario), non si può fare altro che prevedere l'implosione della struttura a brevissimo, con grave rischio di compromissione dell'ordine e della sicurezza della stessa e l'assenza di medico e di infermiere di notte (fascia oraria 21-7) con obbligo di screening di controllo di detenuti con patologie cliniche gravi rimesse alla polizia penitenziaria, che in caso di bisogno si vede costretta a contattare e distogliere la guardia medica, in servizio per la cittadinanza».













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