Caccia al super manager per gestire le Olimpiadi 

I Giochi del 2026.Fugatti (con Kompatscher) tira un sospiro di sollievo, Trento e Bolzano entrano nella stanza dei bottoni: «Entro novembre in aula per avviare una Fondazione ad hoc»



Trento. Caccia aperta ad un manager che rappresenti il Trentino nell’Agenzia per le Olimpiadi del 2026. Già, perché da ieri si sa con certezza (e non era scontato, anzi) che Trento e Bolzano entreranno a pieno titolo nella stanza dei bottoni dei Giochi invernali. «La novità è proprio la presenza delle nostre due Province nei vari organi rappresentativi, in quelli organizzativi e nell’Agenzia per le infrastrutture» osserva il governatore Maurizio Fugatti.

Un passo avanti non da poco nel cammino che porta all’organizzazione delle Olimpiadi invernali 2026, evento mondiale che interesserà anche il Trentino, dove si disputeranno le gare di pattinaggio velocità, a Baselga di Pinè, di fondo a Tesero e di salto con gli sci a Predazzo, per un totale di 34 appuntamenti.

Le mire piemontesi

«Un’altra buona notizia è quella che le mire piemontesi per prendersi pezzi più o meno ampi dei Giochi trentini paiono respinte. Adesso verrà creata una Fondazione che avrà un presidente. Figura che verrà ricercata dai partner maggiori, ovvero Veneto e Lombardia. Poi ci sarà un vicepresidente della stessa Fondazione che spetta a noi designare e che verrà individuato tramite una legge, una per ciascuna delle due Province, da fare entro novembre. La legge ci serve - chiarisce Fugatti - per recepire il fatto che anche Trento e Bolzano partecipano a questa Fondazione. Dopodichè nell’Agenzia che gestisce le infrastrutture ci sarà una presenza trentina: sarà un manager, serve una figura operativa. Il Cio sicuramente metterà a disposizione delle risorse per i territori coinvolti. Si era parlato di 50 milioni di euro? La ripartizione non è mai stata fatta e le ipotesi che si sono lette erano delle stime giornalistiche».

Lo sguardo a Roma

Ieri i due governatori Fugatti e Kompatscher si sono collegati da Trento, in videoconferenza con i partner dell’evento olimpico, ovvero il presidente della Lombardia Attilio Fontana, il presidente del Coni Giovanni Malagò, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il presidente della Regione Veneto Luca Zaia; in collegamento telefonico il sindaco di Cortina d’Ampezzo Gianpietro Ghedina. Ufficializzata quindi la presenza di Trento e Bolzano negli organismi di gestione indicati nel documento di candidatura approvato dal CIO alla fine dello scorso mese di giugno, il 7 ottobre, a Verona, si terrà un’ulteriore riunione, di carattere tecnico, in cui si entrerà ancor più nel dettaglio dei vari aspetti dell’organizzazione. Anche da parte di Roma, del neo ministro dello sport Vincenzo Spadafora, M5s, servirà ora un’accelerazione: «Tutta la partita - ha avvertito il governatore veneto Luca Zaia - si deve chiudere prima di Natale. Compresa l'approvazione da parte del Parlamento della legge olimpica. Il Govern,se c'è, batta un colpo». Sullo sfondo aleggia il rischio dello scontro politico.G.T.













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