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Bus, a Trento scattano i controlli per gli studenti

Prima di Natale verifiche a tappeto sugli abbonamenti. Sono 14 mila gli scolari che ogni giorno usano il servizio


di Mara Deimichei


TRENTO. Sono quasi 14 mila e nei giorni prima di Natale saranno controllati tutti. O quasi. Sono gli studenti trentini che usufruiscono del servizio di trasporto per andare da casa a scuola e ritorno. Ad annunciare il «blitz» è il servizio trasporti pubblici della Provincia che vuole in questo modo verificare - con un controllo massivo - che tutti paghino il dovuto. A questo punto una doverosa precisazione. Se durante le verifiche qualche studente venisse trovato senza abbonamento, non sarà abbandonato al suo destino, ma naturalmente sarà portato a destinazione.

Si tratta di minori - spiega la Provincia - e nei loro confronti viene prima di tutto l’esigenza di sicurezza e di tutela. E al bambino-ragazzino non sarà consegnata nessuna multa visto che fino ai 14 anni di età nessuna contestazione può essere legittimamente notificata. Più semplicemente gli autisti controlleranno l’abbonamento, e nel caso in cui l'utente ne sia sprovvisto, lo faranno salire ma segnaleranno il nominativo alla Provincia che provvederà, come sempre avvenuto, ad informare la famiglia «invitandola» a pagare il dovuto. E se il saldo non ci sarà, trascorso un certo periodo, si arriverà alla revoca del servizio. Controlli di cui le famiglie saranno avvisate anche perché, per evitare code e ritardi, nei giorni prima di Natale è bene che gli studenti abbiano alla mano l’abbonamento da mostrare all’addetto. Controlli dettati dalla necessità di verificare che chi deve pagare lo faccia effettivamente.

Ed ecco alcuni numeri per capire la situazione. Il servizio di trasporto scolastico ha un costo che è in carico la fiscalità generale per la gran parte. La spesa totale annua è di poco meno di 18 milioni di euro per il solo trasporto effettuato dai vettori privati e dalle tariffe pagate dalle famiglie trentine arrivano circa 1,3 milioni, meno del dieci per centro. Di fatto il servizio annuale per un alunno costa 1500 euro, e mediamente la tariffa è di circa 100 euro annui.

Gli ultimi dati sono relativi all’anno scolastico 2011-2012 e dicono che il 63,9 per cento dei nuclei famigliari ha pagato la tariffa minima (con la libera circolazione si tratta di 62 euro). Il 50 per cento degli studenti trentini del ciclo primario e secondario di primo grado beneficia del trasporto scolastico speciale (quello istituito quando i servizi di linea per orari o percorsi risultano inadeguati), in primis gli alunni aventi diritto e, subordinata alla verifica di posti disponibili sulle tratte in atto, gli alunni «sospesi», quelli cioè che sono distanti meno di 1000 metri dalla sede scolastica. Di fatto giornalmente - spiega la Provincia - si muovono 400 mezzi in tutto il territorio provinciale per servire i 14000 alunni che beneficiano del servizio speciale, servendo 500 scuole (dall'infanzia alla media) sparse negli angoli più remoti nella provincia.













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