Bosco della città, cani attaccano i caprioli 

È successo ieri nel parco del Doss San Rocco. L’episodio denunciato dal consigliere Brugnara ai vigili



TRENTO. Il Bosco della città, il vasto polmone verde di 17 ettari che si estende tra i boschi di Doss San Rocco e le Novaline, è una meta molto amata dai trentini, soprattutto da chi vuole fare movimento tra il verde, magari in compagnia del proprio cane. Peccato, però, che qualcuno scambi il parco cittadino, dove regola vuole che i cani siano al guinzaglio, per una riserva di caccia. Racconta l’episodio sconcertante a cui ha assistito ieri, il consigliere comunale Michele Brugnara. «Mentre passeggiavo sul sentiero che porta in cima al Doss - riferisce Brugnara - ieri pomeriggio, ho visto una scena incredibile con i miei occhi. Una signora che si trovava con quattro cani, liberi e che li incitava a inseguire due piccoli di caprioli. Quest’ultimi mi sono passati davanti, inseguiti dai quattro cani, evidentemente addestrati per la caccia». Non solo, alle rimostranze del consigliere, la signora gli ha rivolto vari insulti, considerando del tutto naturale che in una parco cittadino ci fossero cani liberi di correre dietro a dei caprioli. Brugnara, non ci ha pensato su due volte, ed ha avvisato la polizia municipale dell’episodio. A quel punto è venuto a sapere che non è la prima volta che gli agenti ricevono denunce di questo tipo.

«La cosa che mi ha più colpito - commenta - è che sembra che questo episodio non sia isolato, che ci siano stati dei precedenti».

Lo conferma anche Enzo Merz, della Lipu, l’associazione che ha in gestione il Centro recupero Avifauna selvatica, che si trova sul sentiero d’accesso del Bosco della città: «Sono più quelli che tengono i cani liberi, che non al guinzaglio. So che c’è stato questo episodio dei quattro cani che inseguivano i due caprioli e posso confermare che non è la prima volta che succede. A volta ci sono anche i ciclisti che attraversano il Bosco con il cane libero, rischiando di farsi anche del male. Purtroppo i vigili non si vedono molto di frequente e così ci si sente autorizzati a non rispettare le regole».

Brugnara aggiunge che il Servizio Foreste e fauna provinciale, che gestisce l’area, nei giorni scorsi avrebbe trovato anche dei caprioli morti. C’è da augurarsi che alle segnalazioni dell’episodio di ieri, segua un controllo più sistematico del parco delle forze dell’ordine. (sa.m.)













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