Borgo, rapina all’edicola arrestato un albanese

L’uomo è entrato nel locale di corso Ausugum e ha immobilizzato la titolare All’esterno un complice fermava gli altri clienti. Bottino da 800 euro



BORGO. È entrato con calma quando mancavano pochi minuti alla chiusura della mattina. Lo ha fatto come se fosse un normale cliente ma invece di chiedere il giornale o un pacchetto di caramella ha spintonato e immobilizzato l’edicolante costringendola a dargli tutti i soldi che aveva in cassa. E se n’è andato con un bottino che si aggira sui 600/800 euro. Tutto questo è avvenuto attorno a mezzogiorno e mezzo nel negozio «La nuova edicola» della famiglia Bernardi in corso Ausugum. A subire la rapina, la figlia del titolare, una donna di 46 anni che poi, mentre raccontava quanto era accaduto ai carabinieri, a causa dello choc e della tensione, si è sentita male. Per precauzione è stata portata al pronto soccorso di Borgo ma le sue condizioni non sono preoccupanti.

Dopo l’allarme sono iniziate immediatamente le indagini da parte dei carabineri che nel giro di poche decine di minuti hanno fermato un ragazzo albanese che corrispondeva alla descrizione che era stata fornita dalla donna. Il giovane è stato lungamente interrogato e in serata è stato arrestato con l’accusa di rapina. Ma il colpo non lo ha messo in atto da solo. All’esterno dell’edicola (dove, nelle settimane scorse erano stati messi a segno anche un paio di furti con destrezza) c’era - in base a quanto raccontato da alcuni testimoni - anche un complice. Si tratterebbe di un altro ragazzo che di fatto bloccava l’ingresso all’edicola ad altri clienti (questa volta veri). Davanti alla porta spiegava che non si poteva entrare, che l’edicola aveva chiuso in anticipo in modo - è questa l’ipotesi - che nessuno potesse intralciare il «lavoro» dell’altro. A quanto pare il malvivente dopo aver strattonato l’edicolante le avrebbe anche messo le mani attorno al collo per farle capire quali fossero le sue intenzioni.

La donna comprensibilmente spaventata ha subito aperto il cassetto del registratore di cassa per dare all’uomo tutti i soldi che aveva all’interno. Con le banconote in mano lui se n’è andato e l’edicolante ha subito chiamato i carabinieri. Il rapinatore non si era coperto il volto e quindi la vittima è stata in grado di fornire una buona descrizione. Descrizione che ha permesso ai militari dell’Arma di fermare l’albanese che, visto l’arresto, è fortemente sospettato di aver messo a segno la rapina. Le indagini comunque non sono ancora finite. Si sta stringendo il cerchio anche attorno al «secondo uomo».©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano