il caso

Agitu, l'ex campione si offre di accudire le sue capre

Il destino delle oltre ottanta capre mochene di Agitu è ancora da decidere ed ora spunta anche un'ipotesi a sorpresa: Andrea Lo Cicero, ex rugbista, ha una fattoria didattica nel viterbese



TRENTO. Il destino delle oltre ottanta capre mochene di Agitu è ancora da decidere.

Da un lato l’associazione degli allevatori della val dei Mocheni si è impegnata ad accudirle fino a quando non si conoscerà la loro destinazione, con la volontà di mantenerne un piccolo numero in valle per ricordare la pastora etiope, ma dichiarando l’impossibilità di adottarle tutte e ventilando l’ipotesi di affidarle ad altri allevatori.

Al momento della stalla si occupa la ventenne perginese Beatrice Zott, ma i fratelli di Agitu non hanno ancora preso decisioni in merito.

Tra le offerte di adozione, c’è anche quella dell’ex rugbista della nazionale Andrea Lo Cicero.

«Quella di Agitu - ha detto Lo Cicero, che dopo 4 Coppe del Mondo ha avviato nel viterbese da qualche anno la fattoria didattica “I Scecchi” - è una storia molto triste e difficile da accettare. Ho amato il progetto di questa donna. Continuare a dare vita alle caprette sarebbe la cosa più bella. Ho già una capretta tibetana che vive in simbiosi con le mie asine nella mia azienda agricola e sarei felice di averle».

L’ex nazionale di rugby ha già una capra tibetana e alcuni asini. Il 30 dicembre, sul suo profilo facebook, aveva scritto: «Riposa in pace grande Donna. Se posso aiutare le sue adorate caprette le adotto. Donandogli la vita, libere di pascolare nei campi di casa mia».













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