A Lavis la fiera dei Ciucioi  guastata dal maltempo 

Pioggia protagonista. Previsioni meteorologiche rispettate: nel pomeriggio alcuni ambulanti hanno preferito tornarsene a casa. Meglio al mattino, nonostante la concorrenza di Trento


Daniele Erler


Lavis. Alla fine è stato il maltempo il vero protagonista della fiera dei Ciucioi ieri, a Lavis. La mattina le nuvole minacciose facevano sperare che si riuscisse ad evitare la pioggia: «Basta che resista fino a stasera», diceva allora una donna in via Rosmini, guardando il cielo. Poi però le previsioni della vigilia sono state rispettate. Dopo pranzo, nel primo pomeriggio, ha iniziato a scendere, leggera ma fastidiosa, la pioggia. «Peccato per questo tempo, ma in fondo era previsto», ha detto l’assessore al commercio, Andrea Fabbro. Alcuni hanno deciso di resistere, ma una parte di quelli che avevano aperto il loro stand più lontano dal centro storico ha preferito chiudere “baracca e burattini”. Poi ci sono stati dei momenti di tregua per la pioggia, ma in un certo senso ormai la festa era stata rovinata. Un peccato, perché invece la mattina a Lavis c’era un buon giro di persone, nonostante la concorrenza dei mercatini di Natale di Trento, a soli pochi chilometri di distanza. «Però questa è la fiera del dopo black friday, la gente guarda ma compra poco», ci dice uno degli standisti di via Clementi, con una bancarella piena di vestiti un po’ fuori moda.

I commercianti lo sanno che le fiere non garantiscono più quel giro d’affari di un tempo. Sarà per lo shopping online o in generale per la coda lunga della crisi. Ma la gente è in genere un po’ più cauta a mettere mano al portafogli. O almeno questo dicono gli stessi commercianti, e non è mai facile capire quanto ci sia di vero. Comunque se si guarda un altro punto di vista, per un paese come Lavis la fiera dei Ciucioi garantisce almeno un po’ di movimento in più, a pochi giorni dall’inverno.

Centro di tutto questo è stato ieri via dei Colli e la piazzetta del Gusto, lì dove c’erano le attrezzature dei vigili del fuoco in festa per Santa Barbara e le casette di legno popolate dalle associazioni del paese. Ma forse questa fiera, rovinata dalla pioggia, sarà da ricordare, soprattutto, perché per la prima volta si è tenuta con i Ciucioi aperti, dopo l’inaugurazione di fine settembre. E decine di persone ne hanno approfittato per visitarli, riparandosi con gli ombrelli.

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