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Terza preferenza in Trentino, la questione sul tavolo del Ministero della giustizia

L’analisi del dds è stata chiesta dalla commissione pari opportunità che aveva già chiesto l’intervento delle ministre del governo Draghi



TRENTO. Il ministero della Giustizia valuterà il disegno di legge in discussione nel Consiglio provinciale di Trento per la reintroduzione della terza preferenza, di cui una di genere diverso, nella legge elettorale del 2003.

Lo rende noto - attraverso un comunicato - la presidente della Commissione pari opportunità tra donna e uomo (Cpo) della Provincia di Trento, Paola Taufer.

Il 26 ottobre scorso la commissione aveva chiesto l'intervento delle ministre Elena Bonetti, Marta Cartabia, Mariastella Gelmini e Luciana Lamorgese.

"La commissione è convinta che l'abolizione della doppia preferenza costituisca una concreta minaccia per la democrazia paritaria del Paese e una misura peggiorativa rispetto allo standard nazionale previsto dalla 165/2004, per quanto concerne Regioni e Province autonome, e per questo si è rivolta alle opportune sedi competenti a livello di Governo nazionale", ha spiegato Taufer.

A quanto comunicato dal Ministero - riporta la presidente della Cpo - "nel caso in cui la modifica del vigente testo di legge dovesse essere approvata, sarà cura dell'ufficio legislativo del Ministero stesso esaminare lo svolgimento dei compiti previsti dall'articolo 8, comma 2, Dpcm numero 100 del 19 giugno 2019 (Redazione di pareri alla Presidenza del Consiglio dei ministri sulla compatibilità costituzionale delle leggi regionali)". 













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