l’operazione

Sequestrati 2.148 chili di speck in un salumificio trentino

I carabinieri dei reparti per la tutela agroalimentare: mancava l’indicazione dell’origine della carne suina lavorata. Ispezionate 27 attività del comparto in tutta Italia (foto repertorio carabinieri)



TRENTO. In un salumificio della provincia di Trento sono stati sequestrati 2.148 chili di speck per mancata indicazione obbligatoria in etichetta dell’origine della carne suina lavorata. A comunicarlo, in una nota, il comando dei carabinieri dei Reparti per la tutela agroalimentare (Rac), che nelle scorse settimane hanno effettuato controlli sulla sicurezza della filiera agroalimentare, ispezionando 27 attività del comparto in tutta Italia.

Emerse violazioni in materia di rintracciabilità, etichettatura, evocazione di Dop e Igp, nonché sulla normativa del vino, che hanno condotto al sequestro di oltre 3.300 tonnellate di prodotti alimentari e 1.600 ettolitri di vino, per un valore complessivo di oltre 1 milione e 275 mila euro.

Contestate sanzioni amministrative per 25.500 euro.













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