«Tenete i ragazzi in casa, non fateli giocare al parco»

Alto garda. Il Basso Sarca è trasfigurato per il timore di diffusione del Covid-19. Il silenzio regna sovrano, soprattutto nelle ore serali e notturne. Dopo la nuova stretta del presidente Conte,...



Alto garda. Il Basso Sarca è trasfigurato per il timore di diffusione del Covid-19. Il silenzio regna sovrano, soprattutto nelle ore serali e notturne. Dopo la nuova stretta del presidente Conte, nella Busa hanno abbassato le serrande anche bar, ristoranti, estetiste, parrucchieri, negozi. Restano solo aperti edicole, supermercati, farmacie, uffici comunali. Ma anche banche, fabbriche e cantieri edili. Osservando però le stringenti norme di igiene. Le forze dell’ordine hanno aumentato il numero di agenti e pattuglie sul territorio per far rispettare le misure per contenere il Covud-19. Ed è successo che i carabinieri della Compagnia di Riva del Garda hanno denunciato quattro persone: un pakistano, 32enne di Rovereto, controllato a Torbole, ha dichiarato di voler comprare un telefono a Riva, mentre due lombardi e un residente nella Val Rendena, stavano raggiungendo a Madonna di Campiglio con l’attrezzatura per sci-alpinismo fissata in bella vista sul tettuccio dell’auto. Inoltre un datore di lavoro di Riva ha denunciato ai carabinieri il furto di alcune decine di mascherine di protezione. I militari, svolte le prime indagini, hanno individuato un dipendente della ditta che si era appropriato dei presidi protettivi sul posto di lavoro e lo hanno denunciato.

Carabinieri, Commissariato di Polizia e Polizia locale controllano anche sul lungolago. E non solo. Succede che tante persone, approfittando del tepore pomeridiano, scelgano di farsi una passeggiata. «Però, ancora tante persone, non hanno compreso che gli assembramenti, anche all’aria aperta, sono da dimenticare», spiegano dal comando della Polizia locale. Fare la sgambata in bicicletta, è assolutamente vietata, conferma il comandante della Locale, Marco D’Arcangelo. Si rischia una sanzione salatissima. Come pure giocare partitelle di calcio o basket nei parchi pubblici. «Altro comportamento sbagliatissimo», conferma il comandante D’Arcangelo. Le forze dell’ordine sono tassative sulla questione e precisano. «Bisogna rispettare quello che dice il Decreto, non ci possono essere assembramenti: qualora risultassero assembramenti di più persone saranno segnalati all’autorità giudiziaria i maggiori di 14 anni e per i minori scatterà la segnalazione al tribunale dei minorenni». Con conseguenze anche per i genitori. Insomma, è meglio per tutti seguire il consiglio “#iorestoacasa”.

Nel pomeriggio, il messaggio del sindaco di Arco, Alessandro Betta. «Gli scienziati dicono che il picco del contagio deve ancora arrivare, e per spostarlo nel tempo e renderlo meno forte l’unica soluzione è quella indicata: rimanere in casa, uscire solo per vere e stringenti necessità, ridurre i contatti sociali, seguire scrupolosamente le indicazioni di prevenzione, come lavare accuratamente e spesso le mani, evitando di portarle a contatto con occhi, bocca e naso, mantenere almeno un metro di distanza dalle altre persone, evitare gli assembramenti e così via. Per questo voglio rivolgere a tutte le concittadine e a tutti i concittadini un appello accorato perché si rimanga in casa e si seguano scrupolosamente tutte le indicazioni. Serve la responsabilità, la forza e l’impegno rigoroso di tutti per uscirne e poter presto tornare alle nostre vite».













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