«Risatti ammetta gli errori o si dimetta» 

Il Movimento 5 Stelle critica il sindaco di Limone dopo le sue dichiarazioni sui danni alla ciclabile



RIVA. «Anziché accusare a sproposito i rivani, Risatti ammetta i propri errori oppure si dimetta»: lo dicono i consiglieri comunali altogardesani del Movimento 5 Stelle. «Il sindaco di Limone – scrivono i pentastellati – nei giorni scorsi ha sentenziato che il danneggiamento della ciclabile sarebbe frutto di un atto deliberato di vandalismo da parte dei “rivani invidiosi”. Siamo al ridicolo. La brevissima storia della ciclabile di Limone si è ora trasformata in una farsa anche se poteva finire in tragedia. Il sindaco giustifica le sue accuse di sabotaggio dicendo che la rete colpita dai sassi è stata piegata verso l'interno e non verso l'esterno. Ci possono essere tante spiegazioni per un simile comportamento della rete e la prima è che si tratti di un ritorno elastico. Cioè che la rete, che è in tensione, si comporta come una molla e quindi può tornare “indietro” dalla parte opposta a quella dell'urto. Altra cosa interessante che si può rilevare dalle foto è la presenza di polvere sul piano della ciclabile. Un deposito di polvere è il risultato tipico di una frana o di una scarica di sassi. Nei giorni scorsi anche alcuni residenti hanno portato testimonianze ed evidenze che avvalorano l'ipotesi di una frana. Risatti. lanciando queste accuse assurde e chiaramente infondate, dimostra di essere in grosse difficoltà e spera di sviare l'attenzione dalle sue gravi responsabilità. Non sa più che pesci pigliare per giustificare l'inutilità e la pericolosità di un’opera sbagliata per cui ha speso 5,7 milioni di euro dei cittadini. Un'opera così gravemente sbagliata che è stato necessario chiuderla dopo appena 40 giorni. Ci ha pensato madre Natura a ridimensionare l'ego smisurato degli uomini». Il Movimento 5 Stelle Alto Garda non invidia di certo l’opera, ma si augura che nel futuro tratto rivano si faccia tutt’altro: «La Provincia, che in primo tempo voleva copiare la bruttura di Limone, ha radicalmente cambiato i criteri progettuali prevedendo un percorso quasi completamente coperto con una notevole riduzione dell'impatto paesaggistico, anche se ci sono i margini per un ulteriore miglioramento. Il sindaco di Limone invece insiste a difendere un'opera che nei fatti si è dimostrata non sicura. Saremo contenti se verranno fatte approfondite indagini perché siamo sicuri che il relativo fascicolo verrà passato rapidamente alla Corte dei Conti». (m.cass.)













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