La reazione di Mosaner: «Santi-Malfer? Abbraccio innaturale»

RIVA. «L’apparentamento tra la coalizione centrista di Malfer e quella di centrodestra di Santi? Un abbraccio innaturale. Mi auguro e credo che molti elettori la pensino allo stesso modo»: così...


MATTEO CASSOL


RIVA. «L’apparentamento tra la coalizione centrista di Malfer e quella di centrodestra di Santi? Un abbraccio innaturale. Mi auguro e credo che molti elettori la pensino allo stesso modo»: così Adalberto Mosaner, sindaco uscente che dopo l’accordo tra i due principali candidati avversari e dopo due elezioni vinte in carrozza ora arriverà al ballottaggio del 4 ottobre da sfavorito (sulla carta). «Sono sinceramente colpito – dice Mosaner – da questo abbraccio. Considero questo apparentamento innaturale proprio a colpo d’occhio. Una decisione che credo non sarà compresa nemmeno da una fetta dell’elettorato della coalizione di Malfer, che indubbiamente ha assorbito una parte di voti che prima erano rivolti al mondo del centrosinistra autonomista, cioè al nostro, considerando che il polo di Malfer si è presentato come centro autonomista con all’interno anche più di un elemento che guardava alla sinistra o che proveniva dalla sinistra. Ci rivolgiamo quindi a quell’elettorato chiedendogli di convergere sul centrosinistra autonomista, quindi sul mio nome, perché sulla scheda l’elettore troverà solo il nome di Santi, legittima rappresentante della destra, e il mio, non altri».

Non era prevedibile uno sviluppo del genere? «Ci sono accordi politici, programmatici (come quello da noi prospettato a Malfer) e altre cose. Questo è un abbraccio, è un qualcosa di molto diverso. Si tratta della scelta di condividere un percorso amministrativo della durata di cinque anni. È un abbraccio non solo su un programma, ma con un raggruppamento in cui ci sono simboli di partiti nazionali come Lega e Fratelli d’Italia. Simboli evidenti a tutti. Come è evidente che la scelta è stata di abbracciare tutto quel mondo con tutti i suoi valori e le sue idee. Dopodiché ognuno è libero di abbracciarsi con chi vuole, anche se in tempo di Covid sarebbe stata consigliabile la distanza di almeno un metro. D’altra parte l’accordo è stato preceduto, forse non a caso, da un forte maltempo e da una giornata uggiosa. Ora – conclude il sindaco uscente – siamo in svantaggio: tenteremo in questa settimana di colmare il gap che si è venuto a creare, confidando negli elettori».















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