RIVA. Arrivano i candidati. Anche nell’Alto Garda cominciano a muoversi (siamo quasi fuori tempo massimo) le candidature alle provinciali del 21 ottobre. Fra queste, notizia di ieri, quella del consigliere comunale rivano della Lega Luca Grazioli, con buone chance di farcela sfruttando l’onda lunga del successo leghista. «Sono stato informato dal segretario nazionale della lega del Trentino, Mirko Bisesti - scrive Grazioli - che farò parte della squadra per le elezioni provinciali. Sono onorato e orgoglioso di essere stato scelto a rappresentare il Trentino e sopratutto l’Alto Garda e Ledro. Ho sempre ritenuto che questo bellissimo territorio debba essere considerato con maggior forza a livello provinciale, è per questo che mi sono messo a disposizione della Lega in prima persona». Tanti i temi tocccati nel suo “manifesto” dal leghista, a partire dalla viabilità con l’asta del’Adige che necessita di un serio potenziamento, l’anticipo dei tempi di realizzazione della ciclabile del Garda, la definizione dell’uso pubblico della Miralago, la sanità con il ruolo da ridefinire dell’ospedale di Arco, l’abolizione delle Comunità di Valle, sicurezza e microcriminalità: «Non ci sono più scuse. L’Alto Garda, con la Lega, con Grazioli può essere rappresentato». Sempre sul fronte rivano scende in campo anche la consigliera comunale Franca Bazzanella che si candida con Autonomia Dinamica. «Esprimo soddisfazione per la scelta della consigliera Franca Bazzanella di candidarsi con Autonomia Dinamica - ha dichiarato Mauro Ottobre - scelta ponderata nell’interesse generale dell’Alto Garda e Ledro. Qui non si tratta di schierarsi per un’ideologia, ma di guardare con trasversalità ai molti temi che il territorio impone. Non possiamo delegare ad altri candidati i nostri diritti, i nostri interessi. I tempi sono mutati, la candidatura di Bazzanella risiede nell’interesse strategico dell'Alto Garda e Ledro poiché occorre unire la Busa e convergere i voti sui nostri candidati». Con Ottobre si candideranno anche i consiglieri comunali di Arco Andrea Ravagni e Bruna Todeschi. (l.o.)

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