Un film sul mostro di Amstetten sarà girato in un maso di Tavon 

Le riprese iniziano a metà febbraio. Il regista e produttore Carlo Fusco in questi giorni sta allestendo il set L’agritur Alpenvidehof farà da sfondo al bunker in cui Josef Fritzl tenne reclusa la figlia e i 7 bambini nati dall’incesto


Giacomo Eccher


Coredo. Una storia tra horror e la psiche malata di Josef Fritzl, un padre – mostro di Amstetten, in Austria, che ha stuprato la figlia per oltre 24 anni imprigionandola in cantina. Il caso era venuto alla luce il 19 aprile del 2008, quando la ragazza, Kerstin di 19 anni, fu trasportata in gravi condizioni dal nonno Josef nel vicino ospedale, dove, afflitta da sintomi gravissimi, venne ricoverata in coma farmacologico. I medici del pronto soccorso, ancora ignari della drammatica situazione in cui aveva vissuto la ragazza, decisero di allertare la polizia. Così si scoprì che Kerstin era la figlia maggiore nata dall’incesto tra Josef e la figlia Elisabeth, e che aveva passato tutta la sua vita chiusa in una cantina. Il caso aveva scosso l’intero mondo.

Questa storia, drammatica oltre l'inverosimile, diventerà ora un film (titolo provvisorio: “The last code”: “L’ultimo codice”) interamente o quasi girato a Tavon, nel maso agritur Alpenvidehof. Qui infatti si sta allestendo il set – bunker dove con una sequenza in parte romanzata, verrà ricostruita cinematograficamente la vicenda.

In questi giorni sul posto c’è il regista produttore Carlo Fusco che sta seguendo di persona l’approntamento del set e dove, a partire da metà febbraio, inizieranno le riprese. Ma come mai proprio in valle di Non, ed in Trentino? «Conosco il Trentino per aver girato un film al Tonale e transitando per la valle di Non ho individuato questa zona, ed in particolare l'agritur Alpenvidenhof: un'ambientazione che riproduce perfettamente l’originale austriaco dove la storia si è consumata» - spiega il regista. Potentino di nascita e romando di adozione, 42 anni, Fusco è un regista internazionale ben introdotto anche nel mercato americano. Sarà appunto nella sale Usa che a fine 2020 il film uscirà in anteprima; a fine anno sarà in circuito anche in Europa e in Italia. Il film viene girato in inglese con successivo doppiaggio.

Come detto il set vero e proprio è in allestimento all'agritur Alpenvidenhof della famiglia Pollini, mentre per la logistica (pasti della troupe, alloggi e servizi vari) c’è il maneggio agritur Agostini sempre di Tavon. «Una produzione autofinanziata senza nessun sussidio pubblico che non abbiamo nemmeno ricercato» - spiega il regista che abbiamo incontrato con Walter Pollini, dell'Alpenvidehof e Dario Agostini dell'omonimo maneggio. Entrambi sono entusiasti di questa opportunità per Tavon e la valle di Non di approdare sul grande schermo. Soddisfatto della location il regista. «Qui ho trovato accoglienza, disponibilità e un’ottima collaborazione, credo verrà un buon lavoro di promozione anche per la valle e il Trentino che saranno richiamati nei titoli della produzione».

L’anno scorso Fusco a Passo Tonale aveva girato il lungometraggio “Dirty fears”, un thriller internazionale con attori italiani e hollywoodiani. Cast importante anche quello scritturato per “L’ultimo codice” (The Last code): tra i protagonisti Leva Lukos, Mara Stafan, Jelly Kirklan. Nel ruolo di Frizt ci sarà Burt Jang, attore noto al grande pubblico grazie al personaggio di Paulie Pennino nella saga di Rocky Balboa per cui ha ricevuto la candidatura all'Oscar come miglior attore non protagonista, e popolare in Italia per il ruolo di Joe nel film di Sergio Leone “C'era una volta in America”.













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