Sport, amicizia e integrazione I ragazzi del Pilati si raccontano 

Cinque puntate sui social. Venerdì la prima online. La docente di inglese Nadia Sandri è stata ispirata dalle storie di 6 studenti del gruppo teatrale dell’istituto. «Il progetto valorizza il loro vissuto, il rapporto con la scuola e il territorio»


Fabrizio Brida


Cles. Giada, Nives, Chiara, Claudia, Iman e Cristian sono sei studenti dell’Istituto Tecnico Economico e Tecnologico “Carlo Antonio Pilati” di Cles e sono i protagonisti di un progetto innovativo: “Noi siamo il Pilati”, una serie web nata dalla volontà dei giovani dell’istituto clesiano di raccontarsi.

La prima delle cinque puntate previste (che usciranno una volta a settimana) sarà online venerdì e per seguirla basterà cercare “NoisiamoilPilati” su Facebook e Youtube, “Noi_siamoilPilati” su Instagram.

Il gruppo di ragazzi protagonisti ha origine all’interno del gruppo teatrale di due anni fa: l’estrosità e l’eterogeneità degli studenti hanno ispirato la docente di lingua inglese Nadia Sandri nel voler raccontare la loro diversità. A quattro dei sei protagonisti provenienti dal gruppo teatrale se ne sono aggiunti altri due a seguito degli incontri di casting tenuti dall’insegnante e da Nicola Bortolamedi, regista e montatore della serie web.

La scelta del video è legata al desiderio di usare un canale vicino ai giovani e a tutta la comunità. Val di Non e Val di Sole saranno così la splendida cornice della quotidianità positiva di persone che credono in ciò che fanno e che affrontano le sfide del presente e del futuro. L’obiettivo educativo è quello di avvicinare le nuove generazioni al saper raccontare e al sapersi raccontare, esplorando esperienze collegate al genere, alla religione, alle convinzioni personali, all’etnia, all’età.

I sei protagonisti sono Giada Borghesi di Rallo, Nives Piazzi e Chiara Stanchina di Castelfondo e Livo (in un unico video), Cristian Bachmatchi di Tozzaga, Claudia Negri di Tres e Iman Inani di Coredo. Avremo storie di sport e amicizie forti, ma anche di integrazione positiva e impegno sociale, senza dimenticare la passione per la radio e il motocross.

«Il progetto valorizza il vissuto dei ragazzi e il loro rapporto con il territorio e la scuola – spiega la docente Nadia Sandri –. In questo modo intendiamo sensibilizzare la comunità sullo stato attuale del mondo giovanile locale. Il valore di questi racconti ha come base varie culture, famiglie e inserimenti sociali differenti».

Alla proposta ha contribuito anche la Comunità della Val di Non. «Da sempre la Comunità di Valle collabora con il mondo della scuola, vista come l’agenzia principale per il nostro futuro – sottolinea Carmen Noldin, assessore alle Pari Opportunità e vicepresidente della Comunità –. I nodi di questo progetto culturale, legato alla tematica dell’inclusione, sono due: il primo è il rapporto tra il giovane e la scuola, quale istituzione e luogo di crescita, mentre il secondo è il rapporto tra il giovane e il territorio vissuto, percepito spesso come limite e soltanto talvolta come opportunità».

L’idea è di arrivare, con cadenza settimanale di pubblicazione, alla fine della scuola. Per poi riproporre ai ragazzi la serie web, magari in auditorium, a settembre o ad ottobre.

«La carta vincente dell’iniziativa – racconta in conclusione Nicola Bortolamedi – è stata il rapporto confidenziale che si è subito instaurato con i ragazzi. Sono stato accolto in modo amorevole anche dalle loro famiglie, genitori e fratelli si sono aperti a loro volta. “Noi siamo il Pilati” racconta storie che vogliono essere uno stimolo a vivere in modo più genuino le opportunità che abbiamo».













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