Parco dello Stelvio Confcommercio boccia il Piano 

Peio. «Il nuovo piano del Parco Nazionale dello Stelvio non penalizzi i territori e le attività economiche». A lanciare l’appello è Confcommercio Trentino, secondo cui l’attuale piano, riadottato in...



Peio. «Il nuovo piano del Parco Nazionale dello Stelvio non penalizzi i territori e le attività economiche». A lanciare l’appello è Confcommercio Trentino, secondo cui l’attuale piano, riadottato in via preliminare dalla Provincia di Trento lo scorso 14 giugno, “congela” ogni possibilità di sviluppo per i Comuni trentini interessati.

«Lo scorso 8 ottobre il Consiglio comunale di Peio ha approvato una mozione, presentata originariamente da “Innoviamo Peio”, per segnalare alla Giunta della Provincia Autonoma di Trento le pericolose conseguenze dell’adozione in via preliminare del Piano del Parco dello Stelvio – sostiene Confcommercio –. Un piano che di fatto riduce l’autonomia dei Comuni in materia di pianificazione urbanistica e gestione del territorio e in particolare sottrae ai Comuni l’autonomia pianificatoria su una parte significativa delle zone di promozione economica e sociale e sulle aree antropizzate che di fatto dovrebbero fare riferimento ai Prg».

Confcommercio Trentino ha istituito, già in occasione della prima stesura del nuovo Piano del Parco, un gruppo di lavoro per collaborare con le amministrazioni provinciale e locali, individuando esigenze e prospettive del tessuto economico. «Più volte come associazione abbiamo fatto presente questa iniqua differenza tra quanto previsto nella Provincia di Trento e quanto avviene in Alto Adige e in Lombardia, dove i Comuni conservano la potestà sulle proprie superfici – ricorda Aurelio Veneri, consigliere di Giunta di Confcommercio Trentino e rappresentante degli operatori del settore alberghiero della Val di Sole –. Una normativa più stringente, oltre a depauperare le comunità locali di uno strumento essenziale, colpisce il tessuto economico in modo molto evidente, bloccando di fatto ogni tipo di sviluppo e ingessando un territorio che ha bisogno, invece, di investire e qualificarsi».

Secondo il rappresentante degli operatori alberghieri solandri, il rispetto dell’ambiente risulta fondamentale e il Parco è un bene prezioso e un’opportunità di sviluppo per il territorio. «Crediamo che si possa trovare il modo di coniugare in modo sostenibile la salvaguardia del territorio e delle riserve naturali con la possibilità di far crescere le comunità locali nell’autonoma e responsabile potestà di poter decidere del proprio futuro – aggiunge Veneri –. Bene ha fatto, quindi, il Consiglio comunale di Peio a sollecitare la Giunta provinciale, allineandosi a quanto portato avanti in questi mesi da Confcommercio Trentino, meticoloso e assiduo, coordinato dal direttore Giovanni Profumo, che ha saputo dare voce alle esigenze degli operatori economici ma anche delle comunità locali». F.B.













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