GIOVANI IMPRENDITORI

Malé, cioccolato d'alta quota nell'ex fabbrica dismessa: la scommessa vinta da Matteo e Luca

Fedrizzi e Bondioli hanno dato vita a una realtà che garantirà lavoro a 35 persone. Un progetto supportato da Trentino Sviluppo gli spazi dell’Innovation Center di Malé



MALE’. Cioccolato ad alta quota. Sembra un ossimoro ma, al contrario, è la scommessa, vinta, di due giovani imprenditori della Val di Sole, Matteo Fedrizzi e Luca Bondioli, che in poco più di quattro anni hanno dato vita ad una case history di successo a Malé, nel cuore delle Dolomiti di Brenta.

La filosofia alla base del progetto è produrre cioccolato di alta qualità con l’utilizzo esclusivo di fave di cacao provenienti da selezionatissime piccole piantagioni nelle zone più vocate del mondo, lavorazione artigianale con macina a pietra naturale e speciale affinamento in quota – vero unicum nel mercato – nella splendida cornice del Rifugio Tuckett, a 2.272 m di altitudine. Un progetto supportato da Trentino Sviluppo che nell’estate del 2018 ha affidato alla società gli spazi dell’Innovation Center di Malé, nato dal recupero con riqualificazione energetica di una ex fabbrica dismessa.

“Un importante sostegno – spiega il CEO Matteo Fedrizzi – che ci ha dato l’opportunità di concentrare i nostri investimenti, oltre 400.000 euro solo nel 2020 che si aggiungono ai 500.000 dei due anni precedenti, in digitalizzazione, trasformando i macchinari necessari con tecnologia 4.0 e creando un’ azienda artigiana fortemente orientata all’innovazione ed alla qualità. L’obiettivo è di mantenere elevati standard del prodotto, crescendo al contempo sia in termini di fatturato che a livello occupazionale”.

Solidità che sta superando brillantemente anche le difficoltà generate dalla difficile situazione attuale. Se prima del Coronavirus, l’azienda si stava avviando a registrare un fatturato di 1,4 milioni di euro, con 11 dipendenti, oggi – nonostante le varie chiusure che hanno rallentato le vendite – fa segnare +48% del fatturato. Grazie a nuove iniziative e un modo di pensare fuori dagli schemi, garantirà lavoro a 35 persone entro la fine dell’anno. 













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