La Val di Sole si schiera contro l’omofobia 

Organizzate dai Comuni e dalla Comunità, a Ossana, Malé e Dimaro tre serate  sulla libertà di esprimere la propria sessualità e la cultura dell’accettazione


di Sergio Zanella


VAL DI SOLE. L’avvicinarsi del Dolomiti Pride a Trento ha avviato anche in Val di Sole un dibattito non solo sulla manifestazione del 9 giugno, ma soprattutto sul tema della quotidianità di chi ha accettato senza paura di esprimere la propria sessualità e il proprio genere e di chi ancora non può esprimere al meglio se stesso/a in questa società.

Per questo motivo, per la prima volta nella storia, tutti i Comuni della Val di Sole e la Comunità di Valle, con in prima fila gli assessori e i delegati alle politiche giovanili, hanno ritenuto fondamentale organizzare tre serate (11, 19 e 25 maggio) per ribadire i valori di inclusione, autodeterminazione, uguaglianza e lotta all’omofobia parlando di omosessualità e del mondo LGBT (lesbiche, gay, bi e transsessuali) senza pregiudizi e paure, mettendo al centro la quotidianità di queste vite e le difficoltà di chiedere alla propria comunità di essere accettati senza paure e convinzioni al limite del superstizioso.

Per gli organizzatori è importante lanciare un messaggio a tutti i ragazzi e alle persone della Val di Sole che scoprono in se stessi o nelle persone vicine una sessualità non considerata dalla nostra società “normale”: non c’è niente da avere paura. Questa iniziativa, intitolata “Over the Rainbow”, fa parte comunque di un quadro più ampio che include politiche e interventi per promuovere la cultura dell'accettazione di sé e dell'altro che sono portate avanti sia dai Piani Giovani, sia da progetti di sostegno alla genitorialità, come il percorso sul bullismo che si è concluso da poco. Le tre serate ovviamente sono rivolte al pubblico interessato di tutta Valle di Sole.

La prima si terrà venerdì prossimo alle 20.45, al teatro comunale di ad Ossana. In collaborazione con il Coordinamento Teatrale Trentino verrà proiettato il film premio Oscar 2018 del regista italiano Luca Guadagnino “Chiamami col tuo nome” che racconta la storia di un primo amore. La serata - ad ingresso gratuito - sarà introdotta dall’esperto di cinema Michele Bellio dell’Associazione Sguardi di Cles.

La seconda tappa si svolgerà invece sabato 19 maggio al teatro comunale di Malé, con inizio alle 20.45. Questa volta sarà proposta la proiezione del film documentario “Due Volte Genitori” del regista Claudio Cipelletti. Il film, premiato a vari festival e realizzato con il finanziamento della Commissione Europea, porta sullo schermo un viaggio nel nostro Paese, tra le mura domestiche delle famiglie italiane, dai figli e fratelli ai genitori, dai genitori ai nonni e poi di nuovo ai figli. Narra di "un percorso che insegna che è possibile accettare di essere diversi dai propri figli". La proiezione sarà introdotta da Agedo del Trentino (Associazione genitori, parenti e amici di omosessuali), che ha prodotto il documentario.

Il gran finale verrà ospitato venerdì 25 maggio nel teatro comunale di Dimaro, sempre alle 20.45. Quest’ultima serata, intitolata “Etero - gay, sono tutti figli miei”, sarà incentrata su un dialogo moderato dalla giornalista Lorena Stablum che intervisterà genitori, figli e figlie (compresi alcuni solandri) che racconteranno la loro esperienza di vita.

Al dibattito sarà inoltre presente Laura Mincone, psicologa ed esperta di sessualità che porterà la sua esperienza di sostegno a famiglie e persone in difficoltà con il vivere la propria sessualità. L’obiettivo di questo storica serata è creare empatia attraverso la voce dell’esperienza e combattere la disinformazione e il pregiudizio, a favore dell’affermazione del diritto dell’identità personale e della sensibilizzazione sul tema dell’omosessualità quale espressione socio-affettiva e sessuale. La serata è organizzata in collaborazione con Agedo di Trento e Arcigay Trento.















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