Il presidente del Mart Sgarbi entusiasta di Castel Belasi

Campodenno. Visita illustre per Castel Belasi, il maniero da poco restaurato che sorge tra le dolci pendenze della bassa Val di Non. Qualche giorno fa il noto critico d’arte e presidente del Mart...



Campodenno. Visita illustre per Castel Belasi, il maniero da poco restaurato che sorge tra le dolci pendenze della bassa Val di Non. Qualche giorno fa il noto critico d’arte e presidente del Mart Vittorio Sgarbi ha voluto addentrarsi tra le mura del castello, potendone apprezzare i lavori di restauro che hanno ridato vita a questo gioiello noneso. Accompagnato dal suo segretario Franco Panizza, dal consigliere provinciale Lorenzo Ossanna (entrambi residenti nel Comune di Campodenno), dalla giunta comunale con gli assessori Oscar Pedò, che è anche vicesindaco, Igor Portolan, Gianluca Bertolas, Giovanna Cattani e dai consiglieri di minoranza Gianluca Dal Ri, Fabrizio Zanoni e Marcello Cattani, Sgarbi ha visitato le sale del castello, la corte e la piccola cappella. Il sindaco Daniele Biada non poteva essere presente perché impegnato all’Anci, a Roma, e così a fare da Cicerone ci ha pensato l’ex vicesindaco Ivano Pezzi, che ha seguito da vicino le varie fasi dei lavori che hanno fatto splendere nuovamente Castel Belasi. Ma l’interesse di Vittorio Sgarbi non si è limitato al castello immerso tra i meleti, ha puntato gli occhi (e la sua pila che lo aiuta a scorgere ogni piccolo particolare di affreschi e dipinti) anche sulla vicina chiesetta dei Santi Filippo e Giacomo, al cui interno sono custoditi gli affreschi dei fratelli Baschenis, che avrebbero però bisogno anch’essi di un restauro.

La visita in bassa Val di Non rientra nell’ambito di un progetto che il Mart intende sviluppare per portare le opere del museo sul territorio trentino, in gallerie d’arte in giro per la Provincia ma anche e soprattutto in nobili palazzi o dimore storiche come appunto Castel Belasi. Sgarbi aveva appena fatto visita, infatti, a Castel Toblino e alla Corte Trapp di Caldonazzo, e avrebbe poi concluso la serata al vicino Castel Valer. Come racconta il segretario Franco Panizza, più volte nel corso della tappa a Castel Belasi il famoso critico d’arte ne ha sottolineato le enormi potenzialità, date da una serie incredibile di sale pronte per ospitare mostre di valore e da elevati standard di sicurezza. Oltre al fatto, da non sottovalutare, che il castello è completamente sbarrierato. «Sgarbi è rimasto entusiasta di Castel Belasi – spiega Panizza – e abbiamo già parlato di possibili mostre da allestire nelle sue sale. Ha rimarcato anche l’analogia con Castel Caldes, interessato dallo stesso tipo di restauro, e l’ottima posizione in cui sorge, visto che è facilmente raggiungibile dall’autostrada e dalle zone turistiche della Paganella. Si tratta di un castello molto adatto per ospitare delle mostre: l’impegno è di ritrovarsi e, d’accordo col Comune, pensare a come sfruttarne a pieno le potenzialità». F.B.













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