I genitori: «Fate il possibile per le lezioni in presenza» 

L’appello. Una lettera a Fugatti e Bisesti dalle consulte degli istituti di Cles “Pilati” e “Russell”  «La scuola non è solo apprendimento, ma anche accompagnamento alla crescita»


Fabrizio Brida


Cles. Genitori uniti per far sentire più forte la propria voce. Le consulte dei genitori del Liceo Russell e dell’Istituto Tecnico Pilati di Cles hanno inviato una lettera congiunta al presidente della Provincia Maurizio Fugatti, all’assessore all’istruzione Mirko Bisesti, al presidente del Consiglio del Sistema Educativo Giovanni Ceschi e al garante dei minori Fabio Biasi nella quale, in vista della ripresa delle attività didattiche a settembre, esprimono pareri, perplessità, suggerimenti. Ma soprattutto lanciano un appello: bisogna fare il possibile per garantire le lezioni in presenza.

«L’incertezza sull’evoluzione dell’epidemia non consente oggi di definire le modalità con cui si potrà rientrare a scuola il prossimo autunno, ma sarebbe comunque auspicabile venissero definiti ufficialmente alcuni possibili scenari per dare modo alle famiglie di organizzarsi e per consentire al comparto scolastico di programmare al meglio sia la parte didattica che quella organizzativa – scrivono i genitori –. Riteniamo che sia fondamentale mettere in atto tutte quelle misure e azioni che permettano agli studenti di seguire le lezioni in presenza, lasciando eventualmente, solo in caso di necessità e in modo esclusivamente residuale, la frequenza online».

Le consulte, infatti, ritengono che la scuola non sia solo apprendimento, ma anche accompagnamento alla crescita, supporto educativo in un contesto positivo e di relazioni tra pari.

Altri aspetti su cui si vuole porre attenzione sono quelli dei trasporti pubblici, che dovranno essere organizzati per consentire a tutti gli studenti di raggiungere il proprio istituto, e della dotazione di organico, prevedendo un aumento di personale docente e Ata. «Questo periodo emergenziale di didattica a distanza ha reso difficile far fronte in maniera efficace alle criticità vissute dai ragazzi, sarà quindi necessario supportare maggiormente gli studenti che possono aver accumulato delle lacune o acutizzato alcune fragilità presenti già da prima o proprie dell’età – si legge ancora nella lettera –. Un’attenzione particolare dovrà essere rivolta a tutti gli studenti con Bisogni Educativi Speciali».

Importante, poi, che tutti possano disporre di una strumentazione informatica adatta e che le connessioni vengano rapidamente adeguate e rafforzate anche nelle zone più svantaggiate.

I genitori chiedono inoltre che il lavoro/studio al videoterminale sia opportunamente regolato nei tempi e nei modi, anche al fine di evitare rischi per la salute. «Il grado di attenzione e il lavoro al videoterminale richiedono tempi diversi rispetto al lavoro svolto in aula – sostengono nella lettera –. Chiediamo quindi che vengano definiti gli orari sulla base di adeguate considerazioni didattiche e medico/scientifiche».

In conclusione, l’augurio di un coinvolgimento nelle decisioni da prendere: «Auspichiamo che per l’inizio del prossimo anno scolastico vengano trovate le migliori soluzioni, con il coinvolgimento di tutti gli attori interessati, in particolare degli studenti, al fine di far frequentare la scuola in presenza a tutti in sicurezza e con gli strumenti più adeguati per garantire il diritto allo studio sancito anche dalla nostra Costituzione».













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