Giorni tranquilli in malga  grazie ai pastori abruzzesi 

La testimonianza. Ivan Zanoni da 3 anni gestisce la Tuena, sopra il lago di Tovel. I suoi cani hanno sventato l’attacco di un orso. Velino, rimasto ferito, è stato curato dalla clinica Zoolife


Carlo Antonio Franch


Cloz. L’allevatore Ivan Zanoni, che da tre anni ha in gestione la malga Tuena sopra il lago di Tovel, nel Comune di Ville d’Anaunia, affida la custodia del suo gregge di capre ai cani pastori abruzzesi, riuscendo così a convivere con i grandi predatori, orsi e lupi. I cani sono riusciti a sventare un attacco dell’orso e uno di loro, Velino, ferito gravemente dal plantigrado, è stato fatto curare da Ivan nella clinica veterinaria Zoolife di Mezzolombardo.

Nei giorni scorsi la clinica ha pubblicato un post molto interessante su Facebook: “Da settimane la gente discute e litiga per il ritorno dei grandi predatori (lupi e orsi) in Trentino e in Sudtirolo, spesso senza conoscere nulla dell’argomento. Mentre tutto accade c’è chi invece da sempre tutti i giorni della settimana fa il suo onesto e difficile lavoro. Oggi vogliamo raccontare la storia di Ivan e Velino, che ne sanno molto di più di tutti coloro che dietro una tastiera fanno gli esperti. Da quando i cani collaborano con Ivan nessuna capra è stata predata. Prima Ivan aveva avuto delle perdite, ma ora con loro nulla. I cani intervengono sempre allontanando orso o lupo che sia. Velino, prontamente ricoverato da noi, è stato sottoposto a un importante intervento chirurgico e dopo due settimane è tornato il guardiano combattente di prima”.

Ivan porta all’alpeggio 190 capre, 15 asini e diverse manze. «Un pastore deve sempre seguire il suo gregge, perché la presenza umana è un grosso deterrente, che tiene lontano i predatori. Quanto ai cani, fanno un lavoro fantastico: uno si pone in testa al gregge, due sui fianchi e uno in coda, riuscendo a tenerlo unito e ad allontanare le insidie dei grandi carnivori – spiega Zanoni -. Prima ho comprato una coppia di cani, poi ho avuto una cucciolata di cinque; i più vecchi non ce la fanno più a seguire il gregge, ma fanno comunque un ottimo lavoro nel pascolo vicino alla malga. Al termine della giornata, vado a letto molto stanco ma felice, perché posso dormire sonni tranquilli in malga, i cani durante la notte vigilano e ringhiano in modo minaccioso se si avvicina qualcuno».

La clinica conclude il post: “La Provincia Autonoma di Trento ha elaborato un piano all’avanguardia in Europa perché mette a disposizione di tutti gli allevatori i cani pastore. Spero che sempre più allevatori seguano la strada di Ivan e di Velino e così potranno salvare prede e predatori. Buon lavoro Ivan, buon lavoro Velino”.

Il post ha avuto un centinaio di visualizzazioni, tredici commenti positivi e dieci condivisioni. Ivan tiene a precisare che lui non nutre sentimenti di cattiveria o crudeltà contro i carnivori, perché, dice, la natura deve fare il suo corso e l’uomo non può mutarlo o tentare di sostituirsi ad essa. I cani non hanno bisogno di un particolare addestramento, perché è proprio il loro istinto che li porta a difendere e tenere unito il gregge, e non sono pericolosi per l’uomo.

Ivan nutre grande passione e amore per gli animali, che lo ha spinto a lasciare un posto fisso di dipendente per costruirsi un’azienda agricola e una stalla e dar corpo al suo sogno. Conclude: «Sono soddisfatto dell’andamento della stagione in malga, sono mancati i visitatori esteri, ma in compenso sono aumentati di molto i locali, per cui abbiamo potuto fare una buona produzione di formaggi a latte crudo, yoghurt e ricotta».













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