Gianfranco Corradini rinuncia alla conquista del Malaslu

Rallo. Alla fine ha rinunciato alla conquista del Manaslu, l'ottava montagna più alta del mondo con i suoi 8.163 metri, uno degli Ottomila dell’Himalaya. Ma è comunque stata un'esperienza nuova e...



Rallo. Alla fine ha rinunciato alla conquista del Manaslu, l'ottava montagna più alta del mondo con i suoi 8.163 metri, uno degli Ottomila dell’Himalaya. Ma è comunque stata un'esperienza nuova e intensa che fa onore ad una carriera davvero irripetibile. Parliamo di Gianfranco Corradini, l’alpinista disabile (senza gamba sinistra) di Rallo che voleva aggiungere anche questa impresa al proprio palmares delle vette, molte in prima assoluta come disabile, che è riuscito a conquistare in vari angoli del pianeta.

«La fatica si è fatta sentire, purtroppo non siamo riusciti a raggiungere la vetta, il forte vento, il freddo pungente e la bufera di neve ci hanno costretti a rinunciare a salire fino alla cima. In ogni caso siamo arrivati a quota 7.430 metri senza l'aiuto dell'ossigeno. Per me questo è già un grande traguardo!» - scrive Corradini dal Nepal, sulla via del rientro in Italia. Rinunciare a volte costa più che proseguire, ma è anche segno di intelligenza quando le condizioni, come in questo caso, sono un rischio troppo grande.

Corradini nel post rivolge un ringraziamento speciale ai suoi compagni di spedizione, Massimiliano Gasperetti, Stefano Pedranz, Mario Casanova e Renato Mariotti, che lo hanno supportato attraverso tutte le avversità della montagna himalayana, e agli sherpa che li hanno guidati alla salita di questa montagna e portato la loro attrezzatura. Un grazie anche a tutti gli sponsor della spedizione che hanno fornito attrezzature eccellenti e un grazie anche a quanti (amici, famigliari, conoscenti) hanno creduto in questa avventura al limite dell’impossibile.

Classe 1955, Gianfranco Corradini nel 1977 per un incidente motociclistico ho perso interamente la gamba sinistra. Nello sport, e nell’alpinismo in particolare, ha trovato la forza di reagire all’handicap grazie anche alle speciali protesi del Centro Inail di Vigoroso di Budrio, in provincia di Bologna, una delle cliniche più all’avanguardia d’Europa.

Tra le sue salite memorabili vanno ricordate quelle sul Monte Bianco, a Cima Gnifetti sul Rosa, sull’Ortles e Gran Zebru sulle Alpi e quelle sulle Ande (Nevado Paria, Nevado Pisco e Alpamayo), l’Elbrus nel Caucaso tanto per citarne alcune. G.E.















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