La palestra di roccia a San Romedio 

Domenica l’intitolazione a Giuseppe Antonelli

San romedio. Come anticipato dal Trentino nei giorni scorsi, sarà intitolata a Giuseppe Antonelli, l’alpinista di Taio scomparso dieci anni fa durante una scalata sull'Himalaya, la palestra di roccia...



San romedio. Come anticipato dal Trentino nei giorni scorsi, sarà intitolata a Giuseppe Antonelli, l’alpinista di Taio scomparso dieci anni fa durante una scalata sull'Himalaya, la palestra di roccia di San Romedio. L'intitolazione, con apposizione di una targa alla base della falesia, è in programma domenica dopo la messa di suffragio che sarà celebrata alle 9 nella chiesa maggiore del santuario con accompagnamento musicale del coro San Romedio di Romeno diretto da Luigi Deromedis.

Domani alle 20.30 al teatro del polo scolastico di Taio, Giuseppe Antonelli sarà ricordano nel corso di una serata dal titolo “L’altra faccia dell’alpinismo” con ricordi, immagini e testimonianze dell’alpinista con intervento della moglie Cristina Paternoster e di amici e compagni di scalate che l’hanno conosciuto e apprezzato. L’ingresso è ad offerta libera, il ricavato verrà devoluto all'associazione onlus "Trentino for Langtang", per la ricostruzione delle scuole colpite duramente dal terremoto del 2015 in Nepal.

La palestra di arrampicata “San Romedio” è stata “chiodata” nel 2002 proprio dall’alpinista di Taio e dall’amico Carlo Zottele, presidente di Smarano Climbing. A più riprese e con l'aiuto anche di altri rocciatori della valle sono stati attrezzati ben 24 itinerari. Le difficoltà delle diverse vie vanno dal 6a al 7b, con una lunghezza media di 23 metri su pareti verticali leggermente strapiombanti, offrendo un'arrampicata di forza e resistenza con buchi e buone prese medio piccole. L’accesso alla palestra di roccia si trova lungo il sentiero che da Sanzeno (Museo Retico) arriva al santuario correndo lungo il vecchio acquedotto irriguo scavato a fine Ottocento nella roccia per portare in quota l’acqua del rio San Romedio.

Le vie di arrampicata portano nomi fantasiosi ma non troppo che in qualche modo di richiamano alla località, come ‘Suore e frati’, ‘La via dell’eremita’, ‘Cleo e Cora’ (i due orsetti nati alcuni anni fa in cattività a San Romedio), ‘Yoghi e Bubu’, ‘L’eremita’, ‘Santi e Rampicanti’, ‘Orsa minore’ e perfino una scalata chiamata ‘Requiem’. G.E.















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