Altipiani Val di Non, sì al piano 

La società delle sciovie. Il consiglio comunale di Predaia ha approvato il programma di sviluppo da 1,4 milioni. Due terzi della somma sono  destinati alla riqualificazione degli impianti e per realizzare alla Mendola E-bike Park, pista slitte, area camper e anello per lo sci di fondo


Giacomo Eccher


Predaia. Con un voto all’unanimità, il consiglio comunale di Predaia ha approvato in linea tecnica il piano di sviluppo triennale 2019 – 2022 della Altipiani Val di Non, società impiantistica che ha in carico le sciovie della Predaia, Mendola Campi da Golf e Monte Nock. In soldoni il piano prevede investimenti, su tre annualità, per poco meno di 1,4 milioni suddivisi tra investimenti per la sicurezza impianti e attrezzature (192.000); per l’efficientamento e la riqualificazione (455.000); investimenti “sociali” (255.000) e per lo sviluppo (485.000). Il piano, secondo i contatti con l’assessorato provinciale al turismo, dovrebbe esser finanziato tramite i Comuni con l’aumento di capitale sul Fondo di sviluppo locale. «Fondo su cui la Provincia si accollerebbe il 95% della spesa e solo il 5% in carico ai bilanci comunali» - ha spiegato il presidente della Altipiani Val di Non, Ivan Larcher che ha presentato il piano in aula. La società, lo ricordiamo, per l’88,23% appartiene ai Comuni della sponda sinistra dell'Anaunia (da Ton e Ruffré Mendola) con quote che variano da un massimo del 26,34 detenuto dal Comune di Predaia al minimo del 3,56% di Ton. Il restante 12% è suddiviso tra 300 soci privati. Entrando nel dettaglio i 195.000 euro per la sicurezza in gran parte sono già stati spesi per la revisione degli impianti (Mendola 90.000 euro; Predaia 15.000), reti di sicurezza e materassi anti-collisione e revisione mezzi battipista. La quota per l’efficientamento (455.000) riguarda l’adeguamento dell’impianto di innevamento e sala pompe alla Mendola (230.000), la sostituzione di un mezzo battipista usato (80.000); la sistemazione baite Predaia (40.000) e la realizzazione del ricovero battipista al Monte Nock (105.000).

Quanto agli investimenti sociali (255.000) questa spesa interessa quasi esclusivamente il Monte Nock in quanto stazione “naturalmente” preposta alle attività sportive agonistiche, di allenamento e di perfezionamento dello sci con ammodernamento degli impianti di illuminazione e di innevamento. «Ci sono varie convenzioni con gli Sci club anche di fuori valle e provincia (Caldaro) per gli allenamenti serali, e molti altri Sci club e Comuni ci hanno manifesto interesse» - commenta Larcher. «Si tratta di obiettivi sociali che sono considerati meritevoli di tutela da parte della società e da parte di Comuni soci. In particolare si tratta di raggiungere quelle fasce soprattutto di giovani e giovanissimi che, in fase di avviamento allo sci oppure già in una avanzata carriera agonistica, necessitano di una facilitazione di accesso agli impianti per poter agevolmente allenarsi e praticare lo sport invernale». L’ultima voce, investimenti per lo sviluppo, sono concentrati sulla stazione della Mendola con il progetto E-bike park (130.000), la pista slitte (85.000), l’ area camper (130.000) e l’anello del fondo a monte dell’impianto (125.000).















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