«A Dimaro si torna a campeggiare: calcolati i rischi?»

Dimaro folgarida. A fine ottobre 2018 la Tempesta Vaia colpì duramente il territorio e la comunità di Dimaro: il 29 ottobre una frana fece esondare il rio Rotian, una colata di fango e detriti...



Dimaro folgarida. A fine ottobre 2018 la Tempesta Vaia colpì duramente il territorio e la comunità di Dimaro: il 29 ottobre una frana fece esondare il rio Rotian, una colata di fango e detriti travolse oltre 20 case, 200 furono gli sfollati. Quella notte perse la vita Michela Ramponi.

Oggi, a distanza di quasi due anni dal tragico evento, qual è la situazione a Dimaro? Lucia Coppola, consigliere provinciale di Futura, attraverso un’interrogazione intende capire quale sia lo stato delle cose in Val di Sole. Anche alla luce delle segnalazioni («tutte da verificare») che le sarebbero giunte. «Sembrerebbe che attualmente, nella zona interessata dalla colata di fango nel 2018, sia funzionante un’attività destinata ad “area di sosta per camper” di proprietà del titolare dell’ex campeggio andato distrutto – scrive Coppola –. Parrebbe essere stata concessa anche una licenza per campeggio e affittacamere».

Per la Coppola, inoltre, è da capire se, dopo quanto successo, a Dimaro sia stata applicata la Carta di sintesi della pericolosità. «Bisogna comprendere quale sia l’attuale rischio della zona in questione e delle zone limitrofe, se vi siano ancora dei terreni edificabili privati o a destinazione alberghiera e quale sarà il futuro di questi – aggiunge –. In parole semplici: si potrà costruire ancora in tale zona? Inoltre sono previsti degli interventi di messa in sicurezza del rio Rotian a salvaguardia dell’incolumità delle persone e degli edifici già esistenti?».

Come sottolinea Coppola nel documento, il rio Rotian, infatti, è notoriamente pericoloso in caso di forti precipitazioni. Lungo il suo corso negli anni sono state costruite delle briglie di contenimento per frenare la violenza delle acque, ma sono state tutte distrutte dall’enorme quantità di materiale sceso a valle.

«Nel 2010 la Provincia commissionò uno studio sul rio Rotian finalizzato alla mappatura delle zone di pericolo – si legge ancora nell’interrogazione –. Lo studio mise in evidenza una “propensione ad eventi di colata detritica e la pericolosità degli insediamenti sul conoide”».

Per tutti questi motivi, dunque, Lucia Coppola ha presentato l’interrogazione: per sapere se la Provincia abbia intenzione di intervenire con delle opere di messa in sicurezza, se le segnalazioni che le sono giunte riguardo all’ “area sosta camper” e alla nuova licenza di campeggio corrispondano al vero e se sulla zona sia stata applicata la Carta di sintesi della pericolosità. F.B.













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