«Trasmetteva fiducia ai ragazzi» 

Mezzolombardo. L’accorato ricordo di Stefano, fratello di Loredana Degregori, morta in un tragico incidente sul Monte Bianco: «Aiutava anche economicamente e senza clamori molte associazioni missionarie». La presidente della banda: «Persona discreta che non amava ostentare»


Marco Weber


Mezzolombardo. Loredana Degregori non c'è più. Se n'è andato drammaticamente un pezzo della Mezzolombardo migliore. La tristezza nell'aria è palpabile e non potrebbe essere diversamente, perché Loredana sapeva farsi benvolere e, infatti, qui in paese (e non solo) sono in tanti a volerle bene. A voler bene a questa ragazza, donna se preferite, di poche parole e tanti fatti. Fatti giusti, fatti concreti, fatti al servizio della comunità destinati a lasciare un segno indelebile.

Era nella banda da quando aveva 10 anni, sulle orme di papà Marco. Prima suonando il flauto per poi passare al trombone a tiro perché la banda ne aveva bisogno. Un salto triplo carpiato, questo passaggio di strumento, che chi suona può confermare. Papà Marco suonava il trombone, quando lui dopo una vita in banda si ritirò lei decise che quello strumento lo avrebbe suonato lei.

Il fratello Stefano la ricorda così: «Di mia sorella ovviamente ricordo tante cose. Quello che voglio sottolineare era la sua grande pazienza con i ragazzi e le ragazze della scuola, nella sua qualità di insegnante, ed anche con i ragazzi e le ragazze della banda e dell'oratorio. Era molto sensibile a instillare nei ragazzi la fiducia in loro stessi, superando l'insicurezza tipica dell'età adolescenziale. Posso garantire che le volevano tutti un gran bene, sia i ragazzi che genitori la stimavano. Più di uno me lo ha manifestato nel tempo. Vivendo io in un'altra regione, sono stati mia sorella e il mio papà ad occuparsi dell'intera assistenza per tanti anni, quasi dieci, della mia mamma che era afflitta di una malattia degenerativa. Io di questo le sono stato e le sarò sempre riconoscente. Pur avendo solo tre anni più di lei sono stato il suo padrino della cresima, questo ci ha legati tantissimo e sempre abbiamo cercato di superare le incomprensioni che possono nascere fra fratello e sorella. Lei era molto religiosa e spesso ci siamo confrontati sull'argomento fede; confronti schietti e profondi che hanno arricchito la fede cristiana cattolica di entrambi. Aiutava anche economicamente molte associazioni missionarie e lo faceva nel più assoluto riserbo, tant'è che spesso sono venuto a saperlo attraverso le lettere di ringraziamento che arrivavano a casa e che io vedevo casualmente sul tavolo di soggiorno. Lei non ne parlava mai. La certezza della vita eterna è, in questo momento molto triste, una forte ancora di salvezza per me e papà».

Anche Mimma Bridi, presidente della banda cittadina di Mezzolombardo dal 1993 per parecchi anni, ha un ricordo speciale della bandista Loredana Degregori. «È sempre stata presente alle prove e ai concerti – afferma commossa Bridi - dimostrando senso di responsabilità e dando il buon esempio. È stata un'ottima collaboratrice dei corsi musicali estivi, dove svolgeva il ruolo di animatrice. Era sicuramente una presenza preziosa per la banda, per il direttivo e per tutti gli allievi. Persona discreta, non amava ostentare. Per me era una scoperta continua di potenzialità e grandi capacità. La ricorderò sempre con grande affetto».















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