La maggioranza boccia il “Parco Andreas Hofer” 

Il consiglio di Lavis. Il sindaco Brugnara ha spiegato che il luogo non è adatto. Decisione rinviata alla commissione toponomastica. Primon: «Gli autonomisti hanno perso un’occasione»


DANIELE ERLER


Lavis. Il parchetto di via Rosmini a Lavis non sarà intitolato ad Andreas Hofer: la maggioranza si è astenuta, di fatto portando alla bocciatura della mozione proposta dalla Lega. Ma la contrarietà si riferisce al luogo, non tanto al nome proposto. Il sindaco Andrea Brugnara ha spiegato che in paese «ci sono altri posti che dal punto di vista storico si adattano meglio a ricordare Andreas Hofer»: le battaglie contro l'esercito napoleonico si sono combattute nei dintorni di piazza Loreto, praticamente agli antipodi rispetto all'attuale via Rosmini.

Niente compromesso

La maggioranza ha proposto di rinviare la discussione alla commissione toponomastica, dove sono rappresentati tutti i gruppi politici. La Lega e gli altri gruppi di minoranza (Lavis Civica e Movimento cinque stelle) avrebbero voluto che la questione si risolvesse già in consiglio. Eventuali controproposte potevano essere presentate in anticipo, o direttamente in aula, senza ulteriori rinvii. Secondo loro, il parco è il luogo ideale, anche perché si presta a un discorso educativo verso le nuove generazioni. Così alla fine maggioranza e opposizione non hanno trovato una soluzione di compromesso: dopo un'ora di discussione, il voto ha sancito il solito dato di fatto. A Lavis c'è una spaccatura netta fra maggioranza e opposizione. E questo riguarda più la politica che la storia.

Il video di Primon

Questione chiusa? Non proprio. Per una volta l'aula del municipio era piena di spettatori: filotirolesi, vecchi autonomisti, dirigenti attuali e del passato del Patt. Fra gli altri, c'era anche Paolo Primon, comandante della compagnia Schützen di Trento. Ancora in serata, con il cielo illuminato dai fulmini del temporale, Primon ha girato un video nel parchetto di via Rosmini: «Questa sera il partito autonomista ha perso un'occasione vera per intitolare il parco ad Andreas Hofer, nascondendosi dietro al fatto della commissione toponomastica, che comunque a Lavis non è vincolante». La discussione è uscita dall'aula, è arrivata prima su Facebook e poi ieri nei bar e al mercato. Con pareri in realtà anche molto diversi fra loro, segno che questa discussione ha quanto meno ridestato Lavis dal suo torpore estivo.

Il ponte di ferro

Allo stesso tempo, l'idea di passare dalla commissione toponomastica ha permesso alla maggioranza di salvare le apparenze: di votare tutti allo stesso modo, anche se è facile capire che sul tema non manchino le divisioni, tenute però fuori dall'aula. Una spaccatura della maggioranza in consiglio comunale avrebbe avuto un significato politico più forte, soprattutto a pochi mesi dalle elezioni. Così Marco Perli, capogruppo del Patt, ha confermato l'intenzione di individuare presto un luogo a Lavis da dedicare ad Andreas Hofer. Ma ha aspettato la fine della discussione e la dichiarazione di voto per fare una controproposta: «Potrebbe essere il ponte di ferro sull'Avisio». Per riuscirci servirebbe però il benestare di Trento, visto che il confine con Lavis è proprio a metà del ponte.

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