La Lega: «Se vinceremo la giunta sarà rivoluzionata» 

Elezioni comunali a Lavis. La lista sta già prendendo forma e ci sono anche un paio di nomi  buoni per il candidato sindaco. Alle amministrative di 5 anni fa aveva preso il 18 per cento


DANIELE ERLER


Lavis. «Siamo pronti anche a tornare in minoranza. Ma se invece vinceremo porteremo una rivoluzione a livello di giunta. Ci saranno assessori che avranno competenze che finora erano rimaste dietro alle quinte. Con noi saranno in primo piano». Mentre il centrosinistra autonomista si interroga sul futuro della propria alleanza, la Lega guarda avanti. Sta già costruendo la propria squadra e sta preparando una campagna elettorale da giocare da protagonista, in vista del voto del prossimo maggio.

Prima la coalizione

Cinque anni fa la Lega a Lavis era praticamente risorta dalle proprie ceneri dopo un periodo difficile: ottenne il 18 per cento delle preferenze, diventando il terzo partito del paese. Nel frattempo la situazione è cambiata molto a livello provinciale e nazionale. La Lega sembra dunque pronta a far valere il proprio peso anche su Lavis. «Siamo coscienti del fatto che abbiamo una forza numerica e questa non può essere tralasciata – dice la capogruppo, Monica Ceccato –. Abbiamo un paio di persone della Lega che sarebbero adatte a fare il candidato sindaco. Però non vogliamo fare i nomi, perché intanto va definita la coalizione. Poi ci sederemo intorno al tavolo e discuteremo anche del candidato sindaco».

La Civica probabilmente

Il primo passo la Lega lo ha fatto con la Civica e sembra sempre più probabile la nascita di una nuova coalizione di centrodestra. «Abbiamo preso atto che entrambi siamo alternativi al Pd, ma non solo. Ci completiamo a vicenda e questo si rifletterà anche nel nostro programma».

Con il Patt si dialoga

In questa coalizione potrebbe entrare anche il Patt? «In questi cinque anni abbiamo teso la mano al Patt più volte in consiglio comunale, per esempio cercando di intitolare il parco di via Rosmini ad Andreas Hofer: ma non siamo stati capiti. Ora contano i contenuti. Negli ultimi cinque anni sono state fatte tante cose buone, ma ce ne sono altre che sono slittate. Noi vogliamo essere più pratici, senza promettere miracoli. Un dialogo con il Patt ci può essere, ma solo dopo la condivisione di un programma. Non possono continuare a muoversi da una parte all’altra e nessuno può chiedere a noi di snaturarci, abbiamo la schiena dritta». Intanto al proprio interno la Lega sta lavorando alla costruzione della lista: «Siamo a buon punto. Abbiamo individuato alcune figure che hanno già accettato. Stiamo cercando di rappresentare varie anime e tutte le fasce d’età. Ci sarà il candidato di 18 anni, ma anche la figura più matura».















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